lunedì 3 giugno 2013

LOGOS DELL’IO NELL’UOMO E SUO UNICO RITO.




LOGOS DELL’IO NELL’UOMO E SUO UNICO RITO.





RIFLETTERE EQUIVALE A SPROFONDARE.

L’UMANO RIFLETTERE E’ DI GHIACCIO

E AFFONDA IL SUO GELO NELLA CARNE.



VUOTE PAROLE SPENTE RUOTANO ATTORNO AL CANE CHE LE VESTE.

MENTRE INAVVERTITO GELO ACCUMULA SPIETATEZZA

CHE LUNGO TORTUOSI TEMPI COSTITUIRA’ INFINE L’UNICA FORZA.



IL RIFLESSO DELLA VITA COMUNQUE VIVE SOSPINTO DAL RIBELLE..

OTTIENE LE SUE FORZE OVE IL NEGARE INVERTE OGNI CERTEZZA.

ASPIRA LA VOLUTTA’ DI INFERNI INESPLORATI CHE MAI CONFESSERA’ DI VISITARE.



IL RIFLESSO DEL VIVENTE E’ MORTA APPARENZA CHE NEGA CIO’ DA CUI PUR NASCE.

IL RIFLESSO LAMPEGGIA QUANDO LA MORTE ACCOGLIE CIO’ CHE FU DIVINO.

CONTINUAMENTE NASCE L’UMANO DAL MORIRE.

E NEL MORIRE VIVE CIO’ CHE PUO’ RISORGERE.



L’ETERNITA’ E’ LONTANA E APPARE IRRAGGIUNGIBILE

EPPURE TENUISSIMO TEPORE IRRAGGIA DAL SEMPLICE CONCETTO CHE NE TRAMANDA IL SENSO.

L’ETERNITA’ E IL RICORDO TRAMANDANO IL SORRISO DELLA PIETA’ INCISO NELL’AMORE.



RIFLETTE NEL MENTALE LA GELIDA LUNA IL SUO IMPIETRARE.

RIFLETTE CIO’ CHE IL SOLE IMPRIME NELL’ATTO DEL RISORGERE..

RIFLETTE L’ALBA DI UN CONTEMPLARE CHE SOLO LA LIBERTA’ PUO’ SCEGLIERE.



RIFLETTERE E’ PENSARE AVVOLTI DA UNA NUBE CHE SONO LE PROPRIE PREFERENZE.

AVVOLTI DA UNA NUBE DI POTENZE CHE SONO CIO’ CHE SI E’EVOCATO USANDO LA PROPRIA LIBERTA’ SENZA CONSACRAZIONE.

RIFLETTERE PENSANDO GIUSTAMENTE E’ USARE FORME ESATTE COMMETTENDO L’ERRORE CHE LE ALTERA.



SENZA L’ASCESI DEL PENSARE TUTTO E’ CORROTTO E PRIVO DI LUCE ETERICA..

ANCHE CIO’ CHE APPARE CONFORME A SANITA’.

TUTTA LA TRADIZIONE E’ CENERE.

TUTTO L’ORIENTE E’ PIETRA MOSSA DA OMBRE CHE RIPETONO IL MORIRE.



MANCA LA VITA E L’ATTO CHE LA ACCENDE.

SOVRANATURA PERSA FRA RIVOLI DI CARNE ENERGIZZATA.

SOVRUMANITA’ PERDUTA CHE SOLO NELL’IDEA RISORGE.



IL PRECISO CONNETTERE I PENSIERI MENTRE SI E’ IMMERSI NELLA VOLONTA’:

E’ CIO’ CHE NEL PRESENTE MUOVE IL MONDO.

UN MARE DI VOLONTA’ MUOVE I PENSIERI CHE VAGANO SENZA DIO.



MA SOLO DAL PENSARE CONTEMPLATO PUO’ RISORGERE L’UNICO SOVRUMANO.



SOLO DAL PENSARE INIZIA QUANTO RICONSACRERA’ IL VOLERE.

UN MARE DI VOLONTA’ VERRA’ RICONSACRATO.

OCEANI DI VOLONTA’ DEVONO CONSUMARSI DINANZI AL PENSARE CHE LI REINNALZA AI CIELI.



QUANDO IL PENSARE CONTEMPLA IL CONCETTO RICORDATO

USA LA VOLONTA’ IN CUI NORMALMENTE ANNEGA.

USA UN VOLERE CHE VIENE STRAPPATO AL DISUMANO EROMPERE.



EMERGE OLTRE IL FATO L’UOMO.

RESPIRA NELL’AURA DELLA LIBERTA’ CHE ARDE NEL LOGOS.

L’IO OTTIENE ORIZZONTI DI SILENZIO IN CUI IL VOLERE E’ SENZA BRAME.



IN CUI IL VOLERE E’ SPESO NELLA LOGICA CHE INSEGUE LA LUCE DEL RICORDO.

E’ SPESO NELLA LOGICA CHE MANTIENE LA VERITA’ FEDELE AL SUO RICORDO.

OSSIA IL VOLERE E’ SPESO PER CONTEMPLARE IL LOGOS DEL PENSIERO.



UNICO RITO.

UNICA FEDELTA’.

SOLA CONSACRAZIONE POSSIBILE AL MODERNO.

VERA CONSACRAZIONE VERSO LA QUALE TUTTA LA STORIA E’ STATA SPESA.

RITO DELL’IO NEL LOGOS CHE INDIVIDUALMENTE SORGE.



LOGOS DELL’IO NELL’UOMO E SUO UNICO RITO.





HELIOS FK AZIONE SOLARE


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