martedì 31 marzo 2009




FUOCO OLTRE LA CENERE


I destri senza luce pronunciano follie colme di energia corporea.
una feroce cattiveria tetra è sottointesa a quel farneticare.
la tetraggine biblica li avvolge come un sudario nero.

solo una rabbia di rivalsa fra tetri senza conoscenza si agita fra loro.
la morte interiore nell’automatismo cerebrale dei massoni
è visto come meta da ammirare fra stuoli di iene affamate di potere.

la tenebra li avvolge come la menzogna fra i cadaveri della sincerità.
sono talmente ottusi da non concepire la verità neppure con se stessi.
un automatismo energetico blatera in loro e li guida verso la pietra di giuda.

nulla hanno da portare al mondo se non l’ ulteriore menzogna inferta a se stessi.
raschiante una forzatura cerebrale stride nel loro ponderare privo di luce.
e abbaiano nella cecità che si autoinfliggono disertando dall’umano.

si sono uccisi da soli negandosi anche un solo attimo di sincerità nel proprio IO.
ripetono parole che dal basso della memoria riemergono meccanicamente
immersi nel fango in cui le udirono affinchè fossero impresse ma non capite.

un tetro raziocinio imita il pensiero che non hanno e che rinnegarono.
aggiungono di loro solo la volontà individuale
mentre quanto affermano è solo blaterare ripetuto per sembrare vivi.

ma quella volontà impiegata è quanto i vampiri desiderano dalle proprie bestie.
quella volontà è libero arbitrio decaduto nella fossa dei semiumani.
quella volontà è atto di vita offerta in sacrificio agli enti di menzogna.

mentre la VERITA’ in alto attende azioni di vero amore che giunge al venerare.
ed è un fuoco di sincerità voluto nel silenzio del proprio concepire
poichè si intuisce che in noi vi è una zona in cui non si può mentire.

tale sentiero è un fuoco del cuore che non è sentimento ma nuda volontà.
fuoco del cuore dei sinceri che albeggiò dall’alba dei giorni d’occidente.
racchiuso nei pensieri di chi conosce il rispetto verso l’ideale supremo.

fuoco del cuore dei superni che porta direttamente nello spirito.
nel mondo degli eroi. nel cielo di tempesta. fra le schiere dei sinceri.
indicibile e reale attitudine interiore che vuole solo sincerità vivente.

reale acume che soffre rabbiosamente dinanzi al mentire dei pallidi nel terreo.
vivente realtà inspiegabile ai tetri che pensano senza vigore le saggezze spente.
un fuoco e una virtù che è l’archetipo dei congiunti al sole dell’unico valore.

limpida è la schiera di chi percepisce il falso e lo disprezza.
netta è la barriera che separa le due nature :
i rivolti al cielo incorruttibile
e gli appagati nel beota mentirsi sproloquiante.

due guerre mondiali furono combattute per spegnere quel fuoco dei sinceri.

ma nulla lo può spegnere.
si può solo rimandare il giorno del suo imprimersi nel mondo degli umani.
luce dell’IO che attua l’unica verità.





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sabato 28 marzo 2009




FRA GLI DEI




SCIOGLI I GRAVAMI INIQUI
FIAMMA BELTA’ D’AURORA
SCIOGLI LA MESSE COLMA DELLA FOLLIA PIU’ GREVE
E NEL SERENO SFORZO LA VERITA’ DISVELA.

NELL’ETERNO LAVACRO L’ANELITO SI INNALZA.
ED E’ ATTO DI INTERIORE VOLONTA’ L’ASCENDERE.
LIBERA VOLONTA’ CHE INVESTIGA LE VETTE
E FRA DI ESSE OTTIENE LA QUALITA’ SOLARE.

GIUNTO NEI LUOGHI IN CUI DOMINA IL LAMPO
L’ANELITO PUO’ ESSERE DEGNO DI UN ATTIMO CELESTE
IN CUI IL BAGLIORE CORONATO LO SFIORA LAMPEGGIANDO
E ALLEATO GLI CONCEDE LA VIRTU’ SANANTE.

FIAMMA BELTA’ D’AURORA APRE IL VARCO ALL’AUREO FIAMMAGGIARE.
TONALITA’ D’ETERNO IRRORANO LE MENTI E I DESTINI DELLE GENTI.
OSCURITA’ DEL FATO VENGONO SQUARCIATE OLTRE LE COLPE DEI MALVAGI
E NEL MONDO UNA SCINTILLA SOVRUMANA CONGIUNGE I DESTINI AI CIELI.

- RISCHIARANDO –

NELLA LUCE CALDA : L’AMPIO SOFFERTO SGUARDO IDEA
OGNI STORTURA TAGLIA E POI SCIOLTA LA RICONSACRA.
INTRICO DI VELLEITA’ EBBRE DEL PROPRIO NUOCERE
VIENE RISANATO DOPO CHE E’ STATO FUSO.

MENTRE L’INSISTITA VOLONTA’ MOSTRA QUELLE STORTURE AL LAMPO
VIVE QUEL MALE MANTENUTO AL COSPETTO DELLA GLORIA CHE LO ESTINGUE.
ED E’ VIVERE DISVELANDO IL MALE CHE OPPRIMEVA
E CHE INFINE GIACE DISSOLTO NELLA LUCE CHE LO ANNIENTA.

ASSOLUTA ARMA IN CUORE S’ACCENDE DEFINITIVA E NETTA.
ARMA SOLARE DELL’IO FRA I TRONI.
NELL’INCIDERE ARMONIA DOPO CHE E’ STATA CONCESSA LA LUCE DELLA FOLGORE.
UNICA ARMA SOLA. UNICA CHIARITA’.

FIAMMA BELTA’ D’AURORA.
SOVVENGA NOI IL SUO LAMPO.
NELL’ATTO IMPREVEDIBILE CHE SOLO LA LIBERA VOLONTA’ DELL’IO PUO’ ACCENDERE.
NELL’ATTIMO IN CUI –ASSISO FRA GLI DEI- E’ CONCESSO ALL’UOMO IL DIVINO LAMPO.

-FOLGORANDO –




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giovedì 26 marzo 2009

SCETTRO DELLA FOLGORE




II/67

NUOVA GERARCHIA ATTENDE LA CORONA.

FRA SCHIANTI DI TEMPESTE ETERICHE ESSA SI APPRESTA.
LA CORONA FIAMMANTE DI CHI MANCA DI TERRA NEL CERVELLO.
DI CHI APPARE VENTO INCONSISTENTE
AI TESCHI DI CALCARE DORMIENTI FRA LE NEGRE ROCCE-ABISSI.
MASSICCE SORDITA' INCISE NELL'OTTUSO. FORTI DEL PESARE.

NUOVA GERARCHIA: ETERNA SANITA'.
CALORE INTENSO DEL DIAMANTE PURO.
ALATA LIEVITA’ CINTA DEI CADAVERI DI ROCCE IN GIOIELLI TRASMUTATI.
ROMA CELESTE FRA LE MACERIE DI GERUSALEMME.
SCETTRO DI FUOCO.
IMPERO LOGOS.
SOGNO FULGORE.
ESTREMO IMMENSO LOGOS.



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ZEUS DI OLIMPIA






3/173
ASSISO IN TRONO A OLIMPIA ZEUS AVVOLTO NELL’AVORIO STA



Rarefatta è la perfidia degli esseri del fiele.
nel gelo nero e aguzzo dell’infero degli inferi.

ma alta è la stella e arde.

luce –oltre la voce degli abissi- è tuono.

fiamma sinfonia alabastro.

l’opaco della neve muore.
gelo rarefatto è fuso dal fuoco più fulgente al chiaro giorno.

luce ristoro e fiamma.

stridore nodulare al lampo che divora.

lacerarsi del contorto.

lampi gioielli e vita.

ristoro nel fulgore.

intessersi di luce
nel nitido oro amore di cui la fiamma sfavilla danzando.

- templi stagliati al sole –

Logos Eternità Virtù
in cui l’assiso GIOVE pare prendere vita e balenare.

mentre inaudibili fragori di tempesta diventano palesi al cuore.




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p.s.
Opera di Fidia,alta circa 14 metri,seduta in trono,la statua di Zeus era di solo avorio e di solo oro erano le vesti,tale era la magica perfezione dell’insieme che alla mutevole luce all’interno del tempio sembrava prendere vita

“per secoli…..mentre i cristiani organizzavano rivolte in tutto il mondo antico,
dando fuoco per vendetta a Dei e sacerdoti, la statua di ZEUS rimase seduta e possente,al di sopra della lotta,protetta dalla sua aureola di divinità”.
(le 7 meravigli del mondo antico/ J. e E. Romer/ newton e compton ed.1995/ pag.18)

Tanto era considerato normale che nella statua abitasse il vivente ZEUS che : “nessuno potè certo provare meraviglia per il fatto che,quando gli operai dell’imperatore Caligola giunsero ad Olimpia per smontare la statua e trasportarla a Roma, essa avesse sghignazzato così fragorosamente da far crollare le assi e mettere in fuga gli operai.”(le 7 meraviglie/pag 16 e 17).

Visitare il tempio era vivere effettive esperienze interiori.



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lunedì 23 marzo 2009

LA NITIDA FIGURA




2/1O47
- OLTRE LE SCIMMIE: IL CANTO -

LA VOLONTA' NERVOSA ABBAIA NELLA MENTE.
PIETA' SCOMPARE NELL'EFFICIENTISMO SENZA SCOPO.
PRIVO DI MERAVIGLIA.
PRIVO DI DEVOZIONE.
PRIVO DI VITA.
E LI': NEL PICCOLO CERVELLO
SI ACCUMULA IL NERVOSO POTENZIALE.
ABISSI DI VOLONTA': VOLTI DEL CANE.
ENERGISMO EFFICIENTISTA CHE SGUAZZA NELL'INFAME.
E LA SCIMMIA E' PRONTA A IMPRIMERE IL SUO MARCHIO
SUGLI ANIMI CONSUNTI.
DISGUSTO CHE MESCOLA NEL FANGO LE BRICIOLE DI UMANO.
- DOV'E' CONSACRAZIONE? -
DOVE LA BELTA'?
- MA ALTA SUI PERVERSI SI LEVA LA NITIDA FIGURA -
CANDIDO IL SUO VOLTO.
NEL LUCRORE DI ALTISSIME VETTE.
- SCIOGLI I NODI ABBIETTI: ALTISSIMA VASTITA’ -
AFFINCHE' NEL CANTO L'ARMONIA RISANI.
E SPLENDIDA L'IDEA FONDA LE OSCURE PIETRE.
- MERAVIGLIA CHE RISORGA NEI FLUSSI DEL CALORE -
LAMPO DI SACRITA'.
E NUOVA LA VOCE INTERNA
AI MILITI IN MINIERA
RICORDI IL VASTO CIELO
IN CUI PALPITA L'ETERNO.
CUI SOLO NOBILTA’ IMMETTE.
- NEL SOLE DEVOZIONE -
- LOGOS DEL SOVRAMMONDO -




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MUSA DEL PENSARE



SI INNALZANO I PENSIERI SINO ALLA SOGLIA DEL CONCETTO.
OVE IL SIGNIFICATO E’ UNA ESSENZIALITA’ PRIVA DI PAROLE.

SI INNALZANO I PENSIERI SINO ALLE VETTE IN CUI VIVONO UN VALORE.
ED IL SIGNIFICATO E’ EVIDENZA IN CUI LOTTA L’IDEA.

TALE FU L’ISPIRAZIONE CHE EBBERO GLI ANTICHI :
VIVERE UNA EVIDENZA CUI ANCHE L’ANIMA PARTECIPA
E CHE - POSTA IN ALTO - ILLUMINA LA MENTE FRA FLUSSI DI CALORE.

MUSA CHE FA VIVERE UNA ESSENZA VERITIERA CHE PRECEDE OGNI PAROLA.
MUSA CHE DISVELA UN SEGRETO DELLE FORZE CHE SI CONTENDONO IL REALE.
MUSA CHE PER ATTIMI REINNALZA NEL MONDO DELLE CAUSE.

MUSA DIVINA CHE ILLUMINA I PENSIERI
PORTANDOLI AL COSPETTO DELL’ETERNO FRAGORE
IN CUI I NUMI DELLA LUCE COMBATTONO LE TENEBRE.

MUSA DA CUI OGNI MUSICA DISCENDE
NELL’ETERNO DISPIEGARSI DEI RITMI DEL SANARE.
LUCE CHE CONTIENE LE FORME SU CUI SPLENDE.

SORGE IL PENSARE DALLA LUCE ETERNA DEL CREARE
IN CUI IL MONDO SI RICONNETTE AI POTERI IMMENSI DA CUI SORGE.

L’UOMO INNALZANDOSI NEL CONCEPIRE IL VERO
RITRASMUTA IL MONDO IN LUCE CHE CANCELLA IL MALE.

PER ATTIMI DI REDENZIONE LAMPEGGIANTE CHE ILLUMINA LA TERRA NUOVAMENTE CONSACRATA.


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domenica 22 marzo 2009






LA SPUMA DI ONDE PURISSIME AL SOLE


2/5O2

ASIATICHE ZONE MORTE DELLA NERA FANTASIA.
TORPIDE.
INVOLUTE.
ORRENDE NEL CONTORTO.
VENGONO DISTRUTTE DAL LAMPO CHE LE INVESTE
- LUCE VITA PIENA -
GLI SPIRITI DEL BENE.
LIEVE NEL SOLENNE SCULTOREA ETERNITA’.
DI ACQUA E DI SOLE.
SCROSCIANTE FIAMMANTE.
DETERSA RADIOSA NEL POSSENTE INNALZARE.
IL LAMPO.
IL SERENO.
SI RINNOVA FEDELE IL CANDORE.
- SIA FUOCO E SIA SOLE -
LAMPO SERENO CHE SCHIANTA IL CONTORTO.
- LA SPUMA DI ONDE PURISSIME AL SOLE -
LA VENERE IN LUCE DIVINA RISORTA.
ALONE SOLARE CHE E' INNO DEL LOGOS.
E IL CELESTE SOVRASTA.
LA SPADA E LA LUCE.
POLIMNIA CHE INCEDE FRA FOLGORI SACRE.
- CANTICO LIEVE DEI NITIDI ALLORI -
IMMENSA LA FIAMMA RADIARE.
- DEL SOLE NEI SOLI IL VERO SUPREMO -

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sabato 21 marzo 2009

SINTONIA IN ALTO : UNIONE NELLA FIAMMA






SINTONIA IN ALTO : UNIONE NELLA FIAMMA



Sterminate masse di squallide persone affermano la propria autonomia.
Immerse nelle nebbie corporee del proprio animalizzarsi : gridano.
Abominevole superbia degli inabissati nel discettante agitarsi biologico.

Mancando di amore non percepiscono nulla oltre il corpo fisico.
Precipitati negli inferi biologici : cantano le lodi del caos.
Voci imbestialite annegano nell’atomo impazzito della fisicità.
Voci dei corpi fisici sussurrano perfide opinioni nelle menti inaridite.

Fetido gelo sussurra nelle nuche ottuse menzogne prive di parole.
Menzogne di alterigia che dicono : differenziati. sii autonomo.
Distinguiti e sii forte della terra nel cervello.

Titanico adergersi dei diavoli della piccola persona.
Se nulla più è amato e quindi nulla più è percepito oltre se stessi :
rimane giganteggiante solo la gelida follia del proprio corpo.
Rimane il deserto in cui i folli biascicano le nausee delle fisicità odianti.

Dedurre di esistere contrapponendosi a ciò che urta la propria fisicità
è l’atto spontaneo dell’odio che alberga nella mineralità e nel gelo.
Solo complicità nell’ odio condiviso unisce gli sbraitanti nel disprezzo.

Marxismo e musica ululante e anarchici e chimicità allucinatorie
vivono del blasfemo odio di cui necessitano per sentirsi vivi e vittoriosi.
Eppure è solo la morte che attraverso loro recita una vita che non ha.
Perdute le armonie che solo l'anima celeste svela : resta la pietra e il male.

Non esiste la rabbiosa autonomia che disgustata odia e maledice.
Essa è solo tenebra dei frantumati nel piccolo cervello
che schiavi del ribellismo hanno bisogno estremo dei nemici contro cui inveiscono.

In alto le armonie attendono l’approdo di chi sia tanto forte nell’amore
da traboccare oltre la propria gelida persona sino ad innalzarsi nell’oggettiva luce che illumina le forme della sola verità.
Occorrono uomini che oltre il biologico riescano a vivere nel sole del pensare.

In alto vi è solo concordia nel sole sovrumano.
Alleanza nella fiamma da cui non solo il Divino ma anche la logica discende.
Alleanza in alto : nel bagliore.
Alleanza di splendore.

In celeste gerarchia si estende il vero che struttura il mondo
ed oltre il pensare greve si mostra a chi è degno di vivere la realtà del bene.
Menti che si innalzino oltre il velo minerale sino alla reale struttura del creato.
Lo splendido valore è lì per insegnare il linguaggio dell’eterno.

Poi ciò che di tale luce fluisce nella piccola persona è vita morale superiore.
La vera autonomia di chi nell’universale unico vero per attimi respira.
Unità nella fiamma solare è la vera sintonia di ogni libera individualità sanata.

La libertà dal greve è la vera autonomia di chi liberamente crea disegni eterni
quali forze sovrumane che dignificando la piccola persona è riuscito ad attuare.
Creando fra gli Dei le infinite forme della sola moralità di fiamma.
Respirando fra i cieli l’alleanza fraterna fra uomini-eroi e divine essenze.

Vera autonomia è il fluire dell’eterno nell’umano che supera se stesso.
In sacro. in alto. in cosmica lealtà. nella divina aura da cui nascono i pensieri.
Alleanza di splendore fra liberi individui che vedono le forme dell’essenza.

Esigue schiere di uomini creatori possono incidere il solare nell’umano.
Riconquistando al degno delle origini ciò che nell’animalità si inabissava.
Sole nascente di occulti eroi che l’umano riconsacrano al vivente aureo.
Nell’unico scopo che la vita del mondo cela : ritonare divini nel solare.



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NUOVI CIELI


- ETERICO -


Pietra l'inversa folgore del drago.
Potere comprimente.
Potenza che restringe.
Densita' divoratrice dello spazio.
Orlo di miniera su cui incombe l'abisso.
Magma d'isteria fattosi roccia.
Lapide nera delle coscienze raggelate.
Dalle stanche membra di bruto.
Dalle fuligginose ossa di piombo.
Disfatta umanita' della tenebra compressa.
Genti dalla vile impronta di mostro.
Inetti della perversa sabbia.
Rotoli di submaterialita' pensante.
I grovigli della notte minerale.
Ed il grasso della iena lunare.
Cibo del diavolo arimanico.
Alimenti per l'infetta ignoranza.
Succubi astiosi del verme cerebrale.
Pallidi antichi fattisi mostro.
Nel nulla che li sporca e che li rende atti a sporcare:

- S'E' ACCESA LA SCINTILLA -

ARMA DEL NUDO TAGLIO DI FOLGORE
E INFATTI LA FOLGORE LI TAGLIA
E SOLLEVA
E CRUDA SACRITA' ORA SI MOSTRA
TERRIBILE E DEFINITIVA
TERRIBILE AGLI OCCHI DEGLI SPENTI
TERRIBILE POICHE' VERA
DEFINITIVA IN QUANTO CANCELLA.
- SOVRASENSIBILE -
UNIFICATRICE IN ALTO
NEL SOLE DEI MIGLIORI.
ETERICO SOLE CHE MONUMENTALE ED ENORME:
LI SFIORA.
INCORRUTTIBILE LI SFIORA.
E PONE NUOVI CIELI FRA GLI UOMINI
CIELI APERTI DISTRUGGENDO LE PIETRE
DISSOLVENDO IL CORROTTO.
RIEDIFICANDO IN ARCHITETTURE DI LUCE.
PERENNE CHIARISSIMO VORTICE SOLVENTE
TERRIBILE VORTICE DEL NUME DELLE FOLGORI
TERRIBILE E PIETOSO
COME IL SOLE.
QUALE E': SOLE REALE
- SOLE ETERICO -





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FERRO CHE ATTERRISCE IL MALE


FERRO CHE ATTERRISCE IL MALE


INFINE L’ORO DISSOTTERRA LA GLORIA.
INFINE DAL SILENZIO EROMPE L’ARMONIA.
INFINE VI E’ LAVACRO.

PURA VETTA GIUBILO.

E L’ATTO CHE SI COMPIE E’ FERRO CHE ATTERRISCE IL MALE.
LUCE SEMPITERNA ERETTA SULL’ALTARE.
GLORIA CHE CINGE LA CORONA.

LUCE-VIRTU’ FIAMMANTE.

ARDE –OLTRE IL CREPUSCOLO- LA VOLONTA’ CHE INSEGUE IL LAMPO.
E IL NUME DELLA FIAMMA E’ LI CHE ATTENDE LA VITTORIA.
ASPETTA FRA LE FORZE DI NITIDA DEGNITA’.

MA CIO’ CHE E’ ATTESO NON E’ L’INNALZARSI DEL SENTIRE.

L’ATTO DELLA VOLONTA’ CHE INSEGUE IL FORMARSI DEI PENSIERI
E’ CIO’ CHE SI ATTENDE DALL’UMANO.




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LE DUE STIRPI E LE DUE VIE




LE DUE STIRPI E LE DUE VIE




VETTE
FIGLI DEL CIELO
VOLONTA’ DELL’ASCESA

ABISSI
OSSESSI DEL FURORE
EBBREZZA DEL CROLLO

SOLE
TENSIONE INTERIORE
CHE RISPETTA COME UN DIO
L’IDEA SUPREMA
IN NOME DELLA QUALE AGIRE

MAGMA
IMPLACABILE ODIARE
SOTTOMESSO COME SCHIAVO
ALL’INFORME BESTIA SEMICONSCIA
DAL RIBOLLIRE DELLA QUALE E’ MOSSO

CIELO
NUDO CONCEPIRE
CONFORME A VERITA’
CHE SCOLPISCE IN LUCIDI PENSIERI
LE INFINITE FORME
DELLA SOLA –ETERNA- VERITA’
PLASMANDO IL PROPRIO ESSERE
INTESSENDOSI DI LUCE
CRISTALLO D’ASSOLUTO

FANGO
CEREBRALE MEDIANISMO
ERIGENTE A TEORIA
IL TURBINIO DEGLI ISTINTI
NOTTURNO DEFORMARE
IN ERUDITE FOLLIE
LE ALLUCINAZIONI PRODOTTE
DALLA VERTIGINE DELLO SPROFONDARE
TIFONE DEGLI INFERI

LA LUCE
E LE OMBRE CHE ESSA DELINEA.
LA NUDITA’ DEL SUPREMO
E LE DISTORSIONI DI CUI LA SUA FORZA PUO MASCHERARSI.
LA LIMPIDA ASCESI
E LA DEGRADAZIONE CHE IL RIFIUTARLA COMPORTA.
LE DUE OPPOSTE REAZIONI
AD UN UNICO AVVENTO:
L’ASSOLUTO CHE RUGGE.

I FIGLI DEL CIELO
E GLI SCHIAVI DEL SUBUMANO.
LE VETTE E GLI ABISSI
IL SOLE O IL PULLULARE MAGMATICO.
IL CIELO O I TIFONI DEGLI INFERI.
E NESSUN COMPROMESSO.
E’ IL TEMPO ESTREMO.
L’ULTIMO.
LA FINE DI UN CICLO.


-L’IMPATTO-
LUCE FENDE GLI ABISSI.
LUCE IMPLCABILE.
LUCE DI MORTE.
FOLGORARE DIVINO.
FUOCO SENZA ODIO.
GIUSTIZIA SERENA.
PROSCIUGARE DEL SOLE
LA MAREGGIANTE FANGHIGLIA.


-L’IMPATTO-
SQUARCIARSI DI TENEBRE.
GHIACCIARSI DEL MAGMA.
ARSIONE TOTALE DELL’IMPURO.
NIVEO CANDORE
COSMICO GELO
IMPIETRA IN CRISTALLI DI GHIACCIO
PERVASI DI LUCE SOLARE
GLI UMIDI ABISSI ORA ASSOLATI.
-E’ L’IMPATTO-

ROGO DEI FIGLI DELL’ABISSO
CHE I FIGLI DEL CIELO
SACRIFICANO AGLI DEI SOLARI
PURIFICANDO LA TERRA.
SFOLGORARE DI LUCE.
L’ETA’ OSCURA E’ CONSUMATA.
SOLE E VITTORIA
E’
SUI FIGLI DEL CIELO.
ENTITA’ DELLA LUCE
DARDEGGIANO IN CIELO.
E’ L’AVVENTO DEI SOLARI.
E’ L’IMPERO.
E’ LA LUCE DELL’IMPATTO AVVENUTO
ROMA RIFULGE.

ESULTA ROMA.
IMMORTALE FRAMMENTO TEMPORALE
CHE MAI TENBRA DISTRUSSE.
NUOVI CICLI FREMONO
FLUTTUANDO LUCENTI
AL DI SOPRA DEI BIANCHI MARMI DISPERSI
DELLE MUTILE AQUILE ANNERITE
DELLE OCCULTATE AUREE INSEGNE INVITTE.
NUOVI OBELISCHI ATTENDONO ESSERE CARPITI
TUTTO UN ORIENTE DI NUOVO SI PURIFICHERA’.

SALVE DEA ROMA

RIDIVENTANO TIEPIDE LE CENERI CONSUNTE
TREMOLANO FIOCAMENTE GLI ALTARI DIMENTICATI
TINTINNANO LE ARMI DI UN TEMPO
RIAFFIORANO EREDITA’ MILLENARIE
NUOVI STENDARDI EMPIONO L’ORIZZONTE
UN CANTO SOLARE INONDA LA REALTA’
CERTO DI RAGGIUNGRE FRAGORI INARRESTABILI
AQUILE REMOTE PLANANO ALLA LUCE
CON LORO LA GLORIA DALL’ALTO SI DISPIEGA.
ROMA SUGGELLO DELL’EVENTO.

SALVE DEA ROMA.

RULLANO TAMBURI SENZA TEMPO
UNA FIAMMA ETERICA
E GLI OCCHI DI UN’EPOCA NUOVA ED ETERNA
SI SONO RIACCESI.

AVE DEA ROMA.


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COSMOS E CAOS

La lotta politica è un effetto.
Così la dottrina dello stato.
Così l’organizzazione di gruppi, movimenti, partiti.
Così l’azione diretta contro il caos, ed il bestiale dilaganti ovunque.
Effetti sui quali è inutile, dannoso, suicida agire se prima le proprie radici non sono state fissate sulle cause, al “centro”.
Statico ferro – potenzialmente pronto ad arrugginirsi e degradarsi – è ogni spada di giustizia qualora manchi il braccio capace di impugnarla e soprattutto il nobile cuore che sappia guidarla.
Cecità, ignoranza, intellettualismo arido e pietroso, inquinamento interiore da abbrutiti è la scaturigine di ogni volontaria, bramosa, smania di azione per l’azione, di ogni agitazione inconsulta e soltanto distruttiva, di ogni programma politico, di ogni ottusa esaltazione meccanicistica dell’organizzazione, dell’efficienza, della strategia.
Automatismi umani privi di luce.
Non distruggendo si costruisce.
Solo costruendo si distrugge.
Non negando il caos si afferma il Cosmos.
Solo attualizzando il Cosmos si distrugge il caos.
Chi è luce non ha bisogno di combattere le tenebre.
Tale lo scopo.
Soltanto i possessori della verità che sostengono possono affermarla.
Soltanto chi è la verità cui si ispira può lottare per essa.
Soltanto chi è il portatore, l’incarnazione, la manifestazione vivente in se del principio per il quale agisce può ardire e pretendere di insegnarlo al mondo circostante.
Portare alla luce in se il principio divino dell’ordine armonico – divenirne vivente concretizzazione (al proprio livello) – è già con la sola presenza della propria persona trasmutata, agire in senso ascendente, rettificante, trasmutante nel mondo.
Diventare giusti: questa è la prima, la fondamentale, l’unica azione da compiere, tutto il resto avverrà di riflesso, mancando questa – qualunque etichetta si finga di sostenere – la propria agitazione puramente meccanica, esteriore, periferica alimenterà comunque l’infero incendio contro il quale ci si scaglia.
Tale lo scopo.
Affermare principi, linee di vetta, orientamenti assoluti immediatamente traducibili in azione diretta (interiore ed esteriore) dal particolare tipo umano cui ci si rivolge.
Affermare principi che – assunti in prima persona, afferrati, attualizzati in se stessi – permettano una chiara, retta, lucida, conforme a giustizia linea di condotta interiore manifestazione – al livello etico esistenziale – dell’unico, metafisico, principio di aurea armonia.
Affermare principi.
Chi non è ordine e luce in se non può portarli nel mondo.
Tale lo scopo.
Rettificare l’uomo, rettificare se stessi, anche soltanto al solo livello etico esistenziale (ma nulla è realmente isolato e staccato dal TUTTO, ogni atto è atto dello Spirito) è già aver realizzato una relativa e parziale ma diretta manifestazione nel mondo del principio metafisico dell’aurea armonia.
Il principio divino nell’uomo è una qualità nobilitante da realizzare, da far splendere, non una dottrina da studiare e difendere per quanto ampia e sublime, o dotta e documentata, o consolante e narcotizzante essa possa essere.
Solo chi è giusto può combattere per la giustizia.
Essere giusti è già combattere per la giustizia.
Luce può essere irradiata solo da chi splende.

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