GENESI DELL’UOMO D’OCCIDENTE
SACRI PALPITI
NEL VENTO IN CUI DEL TUONO RIECHEGGIA LA MAESTÀ
L’ARPA NE RACCOGLIE LE ECO PIÙ SUBLIMI.
- DIAMANTE NELLA FOLGORE -
ATTRAVERSO PURISSIME INTENZIONI
DISCHIUDE L’ALI IL CUORE DI LEONE
AFFINCHÈ IL FIORIRE DEL SOLENNE
SIA PALPITANTE FIAMMA SPIEGATA FRA GLI ETERNI.
IDEA CHE VASTA ARDE NELL’INCORROTTO
CONCEPISCE VALORI DI RISPETTO ESTREMO
CHE CONTEMPLATO SI DISVELA AMORE SACRO.
TALE FU L’AFFLATO DEI SUPERNI
CHE DISCHIUSE VARCHI SULL’INFINITO
PERMETTENDO RESURREZIONE E INNALZAMENTO.
COMMOZIONE PERVASE L’ ANIME IMMENSE
MENTRE UN’ALLEANZA SUGGELLATA NELL’INVISIBILE
AVVICINAVA UOMINI E DEI NEL TRAFIGGERE LE TENEBRE.
- CUORE FRA I SACRI PALPITI ATTINGE IL VENERARE -
L’IDEARE VIDE NEL SOLE IL PROPRIO GENERARSI
VISSE FRA LE DIVINE FOLGORI IL PROPRIO SORGERE DAL NULLA
VIDE LA POTESTÀ DI CUI ERA IL LIBERO ATTUARSI.
L’IO INTUÌ FRA I VOLTI DEGLI DEI IL PROPRIO ESSERE DI LUCE.
MENTRE DAL PENSARE ATTINSE LA VITA CHE LO RESE UOMO.
RICOPERTO DA UN CORPO MINERALE OTTUSO.
PESANTE AL PUNTO DA FAR DIMENTICARE I CIELI DA CUI NACQUE.
PERTANTO RICORDARE È RIVIVERE CIÒ CHE SI È COMPIUTO
NELL’ATTIMO ETERNO IN CUI SI VISSE PRIMA DEL NASCERE MORTALI.
PERVASO DI DEGNITÀ DIVINA È IL VIVERE CIÒ CHE SI CONOSCE
QUALE RICORDO DELLE POTENZE SOLARI IMMENSE
IN CUI SI DISPIEGA IL PALPITO DEL CUORE
SPERIMENTANDO FRATERNITÀ CON GLI ESSERI SUPERNI
CUI SI ERA CONGIUNTI E VERSO I QUALI INNALZANDOSI
SI TORNA.
RESURREZIONE E GLORIA NELL’ESSERE DEL VENTO
CHE DAL VOLERE SUSCITATO
RICONDUCE NELLA PATRIA DEI VIVENTI
QUALE ARMONIA IN SOLE CONSACRATA.
NEL VENTO IN CUI DEL TUONO RIECHEGGIA LA MAESTÀ
L’IO REALIZZA AZIONI DI RIASCESA
IN CUI LA MINERALITÀ DEL MONDO VIENE RITRASFORMATA IN LUCE.
- AVE DEGLI ETERNI CHIAVE DI RIASCESA MEDIANTE DEGNITÀ -
IN IDEA VOLUTA MEDITANDO.
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MUSA DEL PENSARE
SI INNALZANO I PENSIERI SINO ALLA SOGLIA DEL CONCETTO.
OVE IL SIGNIFICATO E’ UNA ESSENZIALITA’ PRIVA DI PAROLE.
SI INNALZANO I PENSIERI SINO ALLE VETTE IN CUI VIVONO UN VALORE.
ED IL SIGNIFICATO E’ EVIDENZA IN CUI LOTTA L’IDEA.
TALE FU L’ISPIRAZIONE CHE EBBERO GLI ANTICHI :
VIVERE UNA EVIDENZA CUI ANCHE L’ANIMA PARTECIPA
E CHE - POSTA IN ALTO - ILLUMINA LA MENTE FRA FLUSSI DI CALORE.
MUSA CHE FA VIVERE UNA ESSENZA VERITIERA CHE PRECEDE OGNI PAROLA.
MUSA CHE DISVELA UN SEGRETO DELLE FORZE CHE SI CONTENDONO IL REALE.
MUSA CHE PER ATTIMI REINNALZA NEL MONDO DELLE CAUSE.
MUSA DIVINA CHE ILLUMINA I PENSIERI
PORTANDOLI AL COSPETTO DELL’ETERNO FRAGORE
IN CUI I NUMI DELLA LUCE COMBATTONO LE TENEBRE.
MUSA DA CUI OGNI MUSICA DISCENDE
NELL’ETERNO DISPIEGARSI DEI RITMI DEL SANARE.
LUCE CHE CONTIENE LE FORME SU CUI SPLENDE.
SORGE IL PENSARE DALLA LUCE ETERNA DEL CREARE
IN CUI IL MONDO SI RICONNETTE AI POTERI IMMENSI DA CUI SORGE.
L’UOMO INNALZANDOSI NEL CONCEPIRE IL VERO
RITRASMUTA IL MONDO IN LUCE CHE CANCELLA IL MALE.
PER ATTIMI DI REDENZIONE LAMPEGGIANTE
CHE ILLUMINA LA TERRA NUOVAMENTE CONSACRATA.
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L’ESSENZA DEGLI DEI
POTENZE CAPACI DI IMPRIMERE LA PROPRIA SUPERIORE DEGNITA’.
POTENZE PIU’ CHE UMANE CHE IN ALTO MANIFESTANO UN VOLERE.
POTENZE INTELLIGENTI CHE IMMERSE NELLA VOLONTA’ COMBATTONO.
LORO CAMPO DI BATTAGLIA E’ L’UOMO
MEDIANTE IL QUALE AFFERRANO LA LIBERTA’ DEL COSMO
E LA TRASFORMANO IN ARMA DELLA LUCE
PER SCOLPIRE IL CREARSI DEL REALE
AFFINCHE’ CONFORME AL LORO AMORE SI MANTENGA E SIA .
MEDIANTE LIBERTA’ L’UOMO CON ESSI CONFINA.
NELLE ZONE ALTE E NOBILI DEL PROPRIO CONCEPIRSI SOVRUMANO
VEGGENTE O INCONSAPEVOLE STABILISCE PATTI DI ALLEANZA.
PATTI DI MANIFESTAZIONE DI POTENZE.
ATTI DI CREAZIONE DI VALORI NUOVI PERENNEMENTE DA RICONFERMARE.
FRATERNITA’ NEL DEGNO SI INNALZA E ARDE
ACCOMUNANDO UOMINI E DEI NELLA PERENNE LOTTA
CHE FRAGOROSA RICREA CONTINUAMENTE IL MONDO REALE
GLI DEI SONO ARMONIE CHE L’UOMO
TEMPORANEAMENTE FRA ESSE ASCESO
INCARNA ED ESEGUE CONOSCENDO.
MENTRE IL SORRISO DI ESSENZE SOVRUMANE
CHE SONO DEI NELLA MILITANZA ETERNA ASCESI
ARMA E SOSTIENE UOMINI RISORTI
NELLA POSSIBILITA’ DI ACCOGLIERE FRA LE DIVINE SCHIERE
CHI SIMILE AD ESSI DIVENGA E SI TRASMUTI.
AFFINCHE’ PERENNEMENTE LUCE TRAGGA DALL’ABISSO CHE SI ADDENSA
LE SINFONIE SOLVENTI CHE LACERANO L’OCCULTA ROCCIA
E PORTANO IL MONDO REALE IN PROSSIMITA’ DEI CIELI.
UNICO LUOGO IN CUI L’UOMO
UCCIDENDO LA BESTIA
PUO’ VIVERE SCEGLIENDO CONTINUAMENTE IL BENE.
ATTI DI LIBERTA’ DELL’IO
VOLUTI SEPARANDO COSCIENTEMENTE GLI INFERI DAI CIELI.
ENTITA’ DELL’ABISSO CONTINUAMENTE VENGONO TRAVOLTE
POICHE’ L’UOMO REINNALZANDOSI FRA EROICI DEI
CONSUMA L’OSCURITA’ CREANDO LUCE.
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DIVINA AURORA CHE FRA GLI DEI CONDUCE
SCIOGLI I GRAVAMI INIQUI
FIAMMA BELTA’ D’AURORA
SCIOGLI LA MESSE COLMA DELLA FOLLIA PIU’ GREVE
E NEL SERENO SFORZO LA VERITA’ DISVELA.
NELL’ETERNO LAVACRO L’IDEA VOLUTA IN RITO : SI INNALZA.
ED E’ ATTO DI INTERIORE VOLONTA’ L’ASCENDERE.
LIBERA VOLONTA’ CHE INVESTIGA LE VETTE
E FRA DI ESSE OTTIENE LA QUALITA’ SOLARE.
GIUNTA NEI LUOGHI IN CUI DOMINA IL LAMPO
LA VOLONTA’ PENSANTE PUO’ ESSERE DEGNA DI UN ATTIMO CELESTE
IN CUI IL BAGLIORE CORONATO LA SFIORA LAMPEGGIANDO
E -ALLEATO- CONCEDE LA VIRTU’ SANANTE.
FIAMMA BELTA’ D’AURORA APRE IL VARCO ALL’AUREO FIAMMAGGIARE.
TONALITA’ D’ETERNO IRRORANO LE MENTI E I DESTINI DELLE GENTI.
OSCURITA’ DEL FATO VENGONO SQUARCIATE OLTRE LE COLPE DEI MALVAGI
E NEL MONDO UNA SCINTILLA SOVRUMANA CONGIUNGE I DESTINI AI CIELI.
- RISCHIARANDO –
NELLA LUCE CALDA : L’AMPIO SOFFERTO SGUARDO IDEA
OGNI STORTURA TAGLIA E POI SCIOLTA LA RICONSACRA.
INTRICO DI VELLEITA’ EBBRE DEL PROPRIO NUOCERE
VIENE RISANATO DOPO CHE E’ STATO FUSO.
MENTRE L’INSISTITA VOLONTA’ MOSTRA QUELLE STORTURE AL LAMPO
VIVE IN QUEL MALE MANTENUTO AL COSPETTO DELLA GLORIA CHE LO ESTINGUE.
ED E’ VIVERE DISVELANDO IL MALE CHE OPPRIMEVA
E CHE INFINE GIACE DISSOLTO NELLA LUCE CHE LO ANNIENTA.
ASSOLUTA ARMA IN CUORE S’ACCENDE DEFINITIVA E NETTA.
ARMA SOLARE DELL’IO FRA I TRONI.
NELL’INCIDERE ARMONIA DOPO CHE E’ STATA CONCESSA LA LUCE DELLA FOLGORE.
UNICA ARMA SOLA. UNICA CHIARITA’.
FIAMMA BELTA’ D’AURORA.
SOVVENGA NOI IL SUO LAMPO.
NELL’ATTO IMPREVEDIBILE CHE SOLO LA LIBERA VOLONTA’ DELL’IO PUO’ ACCENDERE.
NELL’ATTIMO IN CUI –ASSISO FRA GLI DEI- E’ CONCESSO ALL’UOMO IL DIVINO LAMPO.
-FOLGORANDO –
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FUOCO DELLE DIVINE FORME : ATTI DEGLI DEI
NEL CENTRO DELLA LUCE DIVAMPA MAGICO IL FULGORE.
ED IL FURORE E’ ASSENTE.
ED IL FURORE E’ DILAVATO.
ED IL FURORE E’ SPENTO.
MENTRE RILUCE IN CUORE -NASCENTE- L’IDEARE.
OPPOSTA A CIO’ LA VANITA’ COLLEGA L’UCCIDERE AL NEGARE
COSICCHE’ NELLA TENEBRA DISCENDE IL CEREBRARE INFETTO.
CUPOLA RIMBOMBANTE E TERREA NEL SANGUINARIO INCRETINIRE.
MOSTRI VELENI E INFERNI NEL TERREO ESTERNARSI DEL RANCORE.
UMANITA’ DI ANONIMI E DI SEMPLICI CHE NELLO STREGONESCO ESTATICI SPROFONDANO.
NEL SILENTE DESIDERIO DELL’UCCIDERE E DEL FAR MORIRE : ACCUMULANO MEDIANITA’ E REGRESSO.
UMANITA’ DI NON PENSANTI : AVVAMPA DI ESALTAZIONE E DI SUPERBIA.
NEL VELLEITARIO SFORZO DI ESSERE GIGANTI SOLO PER I MERITI NEL MALE.
TANTO AL DISOTTO DELLA RAZIONALITA’ DA ESSERE ADATTI ALLA PIU’ PROFONDA ESSENZA DEL BESTIALE.
GLI ULTIMI CHE HANNO SCELTO IL PRECIPITANTE INFERNO NELLA STREGONESCA IMPRONTA DI FEROCIA.
SUCCUBI ASSASSINI CHE SOLO A FATICA PRONUNCIANO PAROLE.
TANTO OSCURATI CHE NEPPURE RIESCONO A PENSARE QUANTO BALBETTANO PARLANDO.
AVAMPOSTO DI MOSTRI CHE VOLLERO IL BESTIALE
SACRIFICANDO AGLI INFERI OGNI NASCENTE NASCOSTA AURORA DELL’INNALZARE.
GLI ULTIMI CHE GIA’ ERANO FRA I PRIMI NEL DEMENTE OLTRAGGIO DEL GRAVARE.
NEL PIU’ CUPO MUGGHIARE DEI LORO DENSI APICI BESTIALI :
GIUNSE IL RITO DELL’IDEA.
E L’URTO FU TOTALE.
NELL’ASSOLUTO IMPATTO DEL SOTTILISSIMO INNALZARE.
IL FUOCO DELL’ACCAMPAMENTO IN CUI RISIEDONO GLI EROI : SPLENDE DISTANTE.
E NUOVO INNALZAMENTO SQUARCIA LA SPIRE DELLA SECONDA MENTE.
PERENNEMENTE RINNOVATO SQUARCIA LE TRACCE DEL DOPPIO CHE TRASUDA DAGLI INFERNI.
GHIGNI DEFORMI NON AFFERRANO LE NUCHE RISCHIARATE DA FOLGORI SUPERNE.
ED IL SOSPIRO DEGLI ABISSI DAL LAMPEGGIANTE STRAZIO E’ SOFFOCATO.
GLI ULTIMI CHE VOLONTARIAMENTE SCELSERO L’INFETTO : NON EBBERO DI CHE PREVARICARE.
SALINITA’ MEDIANICHE ESSUDATE NON EBBERO L’EFFETTO CHE LE FISICITA’VIVACIZZATE CONTAVANO DI AVERE.
NEI LUNGHI ANNI DELLA LUCE RIAFFERMATA : SOLO IL SOVRAMENTALE RESSE L’URTO DEL FORSENNATO DECADERE.
E INFINE L’EFFETTO FU TRAVOLGERE L’INFERNO DEI PRIMITIVI INDEMONIATI.
FERMA UNA FORZA DELLE FRONTI LUMINOSE OTTENNE DI TRAVOLGERE GLI ABISSI CORPORIFICATI.
SATIRI SEMITIZZATI DIVENNERO CAPRONI CHE ABITAVANO GLI INFERMI DEL PENSARE : MA VENNERO SANATI DA NUOVE DIVINE FORME DEL SOLARE.
ED UNA LOTTA E UN RITO ATTENNERO L’APOLLO DELL’IDEA CHE AI CIELI DELLE DIVINE FORME RICONDUCE.
IL SOLE DELLE FRONTI SOVRUMANE ATTINSE LE FORZE FORMANTI DEI CELESTI LUOGHI.
L’ANIMA RISORSE INCORONATA DALLA VOLONTA’ CHE NELLA DEVOZIONE OTTENNE DI GIUNGERE STREMATA.
AVE DELLA DIVINA SOGLIA IMPOSSIBILE SOVRUMANITA’ RICONQUISTATA.
IMMENSO FU L’INCENDIO CHE LE TRAVOLTE MEDIANITA’ DISTRUSSE.
FRA BESTIALI FIGURAZIONI CANCELLATE.
FRA I RINTRONANTI SPIGOLI DEL FIELE CHE FATICOSAMENTE VENIVANO DISSOLTI.
FRA GLI INSELVATICHITI, FORZATAMENTE RITORNATI UMANI.
ARDE NELLA SPIANATA IL FUOCO DEGLI EROI.
IL SOLE OCCULTO DELLE FRONTI INDORA I NUOVI CIELI REINNALZATI.
MENTRE L’IDEA SPLENDE NELLA POTESTA’ VIVENTE DELLA FORMA.
MENTRE L’UMANITA’ SOLARE HA I NUOVI ALTARI.
E FRA I SUOI IMMATERIALI MARMI CELESTI : L’ORO E’ RICREATO.
RINNOVATI DAL LOGOS ATTI DEGLI DEI.
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AL SOLE D’OCCIDENTE
IL GRECO VIDE APOLLO MENTRE ROMA NASCEVA DALL’AMORE.
VIDE CORONATA L’AURA DELLE MUSE FRA LA RUGIADA LIEVE, AL CANTO DEGLI ETERNI.
VIDE E NELL’AURORA IL MANTO DELLA LUCE ASSURSE AL CRISTALLINO GESTO.
VIDE E L’ARMONIA NATA DAL CUORE CONOBBE LE VESTI SACRE.
NELL’AUREITA’ RICONOBBE APOLLO QUALE VESTE DEL LOGOS.
LUCE IRRUPPE NELLA MENTE ED EGLI ALLA BELTA’ AGGIUNSE L’ACUME.
NACQUERO LE GENTI DEL PENSIERO ASSURTO A GLORIA.
E NELL’OLIMPO FU SUBITO SPLENDORE.
SORSE NELLE VESTI DI APOLLO QUELL’AMMIRATO AMORE
CHE RESE CONCRETA LA POTESTA’ DELLE ARMONIE.
CANTANO LE SPOSE DELL’AURORA L’INNO CHE TRASSE ACHILLE DAL CUORE DEGLI DEI.
AVVOLTO DAL SACRO AMORE DI COLEI CHE LO VOLEVA ETERNO.
MENTRE DAL CENTRO DELL’ETA’ DELL’ORO RIAPPARVE IL FUOCO D’OCCIDENTE : E NACQUE ROMA.
RIVESTITA DI FERRO MA INCISA NEL CALORE.
FU IL PRIMO PONTEFICE AD OTTENERE IL RITO DELLA FIAMMA
E IL CORO DELLE VERGINI OTTENNE LA VITTORIA.
MENTRE SORGEVA APOLLO : ROMA OTTENNE LA CORONA.
FINCHE’ FEDELTA’ SOSTENNE QUELLE SPADE
L’ORO DEI MISTERI MANTENNE ALTI I CIELI.
APOLLO SORRISE AL GELO DELL’AURORA
MENTRE IL SOLE CONCEDEVA FIAMME ALLA CORONA.
DIVINA LA BELTA’ CONCESSE IL SUO RISTORO.
TUTTO NASCEVA AFFINCHE’ L’ETERNITA’ NE FOSSE DISSETATA.
COSI’ ALL’ULTIMO ORIZZONTE
PERENNE VALORE STA
ASSISO NEL TUONARE INVITTO DELL’IDEA IN UOMO.
NELL’ETERNO SCOLPIRE DEL SOLE D’OCCIDENTE.
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INVITTO SOLE
LA DIVINA VEGGENZA NEI MISTERI SORRESSE IL MONDO ANTICO.
E SINO ALL’ULTIMA ETA’ SPARSE SPLENDORE.
SPLENDORE INCORONATO NEL CUORE D’OCCIDENTE.
ARDE NEI TEMPLI IL FUOCO CHE IN ROMA TRASMUTA IL FATO.
E LO CONSACRA IN VIRTU’ DI UMANA ASCESI CHE SI FA DIVINA.
FRA PERDUTI RITI DI CUI RIMANE LA VIVENTE POTESTA’ DI AMORE.
SI CONOSCEVA IL DIO SOLARE CHE ATTRAVERSO LE ARMONIE DI APOLLO
MOSTRAVA LA PROPRIA ESSENZA E L’ASSOLUTO.
MENTRE SI AVVICINAVA AL MONDO UMANO IN CUI SAREBBE SCESO.
SI VENERAVA LA PIU’ ALTA ENTITA’ SOLARE
CHE SI SAPEVA SUL PUNTO DI MANIFESTARSI NELL’UMANO.
MENTRE NEI MISTERI SI SAPEVA DI DOVER MUTARE.
DISCESE NEL BUIO DELLA PIU’ COMPATTA RAZIONALITA’.
DISCESE LA’ OVE LA TIRANNIA DELLA LETTERA SCRITTA DOMINAVA.
ISPIRATA DA TITANICHE ENTITA’ VIVIFICATRICI DELLA MORTE.
DISCESE LA’ OVE ERA MORTO IL SOLE.
GLI GNOSTICI SAPEVANO ED ACCOLSERO LE VIE DELLA VEGGENZA NUOVA.
MEDIANTE GLI ANTICHI RITI SEPPERO DELL’INTERIORITA’ SOLARE CHE IN UOMO SI ACCENDEVA.
SEPPERO CHE LA MAESTA’ SOLARE NELL’IO DELL’UOMO DISCENDEVA .
AFFINCHE’ L’INVITTO RISORGESSE IN CUORE.
MA IL FUOCO DI ALESSANDRO SEPPUR AMATO
NON AVEVA MAI TOCCATO ROMA.
E IL SANGUE NELLE ARENE FAVORI’ IL REGRESSO.
DA COSTANTINO IN POI VESCOVI E IMPERATORI BRAMARONO UCCIDERE LO SPIRITO.
ODIARONO IL VIVENTE AGIRE SOVRUMANO CHE IN UOMO SI ACCENDEVA.
MISERO SUL TRONO LA LETTERA MORTA CHE UCCIDEVA.
ALTRIMENTI LE VESTALI TUTTORA IL NUOVO FUOCO DELL’IO CUSTODIREBBERO.
SOLENNI E VENERATE E SULL’ALTARE.
MENTRE L’ANTICO AMORE NEL NUOVO AVREBBE PROSEGUITO.
MA VINSE NEL QUARTO SECOLO VOLGARE L’OSCURITA’ DEL VECCHIO TESTAMENTO REINNESTATO.
TANTA L’OSCURA ONTA ACCUMULATA
CHE INFINE TRE SECOLI DOPO
DAL CENTRO DEL DESERTO ADDORMENTATO
-IN CUI I DEMONI CULLAVANO LE GENTI DAL SANGUE IMBESTIALITO-
SORSE IMPREVISTO MA CAUSATO :
IL NUOVO CADAVERE DELLA LETTERA SCRITTA ED ADORATA.
IMMERSO IN UN ODIO ALLUCINATO.
E FU LA FALCE DELL’ULTIMO NEGARE.
COSI’ LA RAZIONALITA’ CHE SIMULA LA FEDE
MA NEGA IL VIVENTE CONTINUO MANIFESTARSI DEL SOVRUMANO IN UOMO
IMPOSE LE REGOLE DI MORTE IN CUI LA RECITA E’ BESTEMMIA
E L’ORTODOSSIA MENZOGNA.
LE TUNICHE FURENTI E OTTUSE COPRIRONO IL FULGORE.
ATTIRANDO NEL GORGO DEL DESTINO PEGGIORATO
L’AZIONE CADAVERICA DI CHI ATTENDEVA -NEI DESERTI- DI ESSERE REDENTO.
EPPURE MAI COME ORA L’ESTREMA LUCE D’OCCIDENTE SPLENDE INCONTRASTATA.
ATTENDE IL FUOCO DELL’IDEA CHE NEL PENSARE ARDE PURISSIMO E FULGUREO.
ATTENDE L’INNALZARSI DEI PENSIERI OVE LE FORZE FORMANTI DEL SOLARE SONO CONGIUNTE ALLA DIVINITA’ DELL’IO IMMANENTE.
L’ASCESI DELL’UOMO D’OCCIDENTE E’ CIO’ CHE PREPARA IL NUOVO DEFINITIVO TRIONFO DEL SOLARE.
SOLE LOGOS IN UOMO INCORONATO.
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LOGICA FIAMMA INTERNA ALLA TEMPESTA
DIVENNE INFINE FULGIDA L’AURORA
ED IL PENSARE ACCOLSE IL LOGOS D’OCCIDENTE.
LA SUPREMA DIVINITA’ SOLARE DISCESE NELL’UMANO.
L’ACUME CHE SI ACCESE ACCOLSE NELL’IO L’ESSENZA VIVENTE DEGLI DEI.
IL POTERE DI CONNETTERE I CONCETTI DIVENNE TANTO INTENSO
DA SOSTENERE IL PESO DEL SILENZIO CREATO DALL’ANIMA STREMATA.
DALL’ANIMA CHE NON AVEVA PIU’ CONTATTI CON L’ETERNO.
UN VUOTO E UNA CONFERMA ATTESTARONO IL SOLO ESISTERE DEL DENSO.
IL VUOTO DEL DIVINO CHE PIU’ NON ISPIRAVA CERTEZZE SOVRUMANE.
LA CONFERMA CHE I SENSI PERCEPIVANO SOLTANTO LA MINERALITA’ E LE CARNI.
ESTREMA LA TRIVIALITA’ DEI CORPI IN MOVIMENTO
IMPOSE LA CERTEZZA DI UN MECCANISMO CIECO
IN CUI L’ IMPLACABILE MATERIA MUOVE LE SUE PRECISE LEGGI.
TANTO POTENTE DA SOSTENERE IL VUOTO DI OGNI SENSO SUPERIORE DELL’ESISTERE :
IL PENSARE EBBE IN REGALO LA LOGICA SUPREMA DI POTERSI CONFRONTARE COL MONDO RETTO DAL PIU’ ANTIUMANO PROROMPERE DI FORZE MINERALI.
IL PENSARE SOSTENNE L’URTO DEL CREATO.
L’URTO DEL MONDO CHE MANIFESTAVA SOLO LA PROPRIA TERREA VESTE .
MA SOLO UNA DIVINITA’ SUPREMA POTEVA VAGARE FRA I REGNI DELL’INFERNO.
SOLO UN GRANDE AMORE UNIFICANTE POTEVA SOSTENERE L’ASSALTO DEL GELIDO FRANTUME MINERALE.
POTENZA CONNESSIVA NEL LOGOS DEI FRATELLI ASSURTI IN CENTRO AL SOLE.
CONTRAPPOSTI AL MALE ASSURTO NEI CORPI FISICI RINGHIANTI
IN CUI L’ODIO ALBERGA QUALE DIO VENDICATIVO CHE SOLO SERVI ELETTI CONCEPISCE E DOMA.
SORSE COSI’ L’ESTREMA LOTTA.
SCONOSCIUTA E QUASI INAVVERTITA LA GELIDA MORSA VENNE CONTRASTATA DAL CALORE.
IL POTERE DELL’UNIRE LOGICO CHE VIVE NEL CALORE DELL’INTUIRE ESTREMO.
FRA I CONCETTI MANIFESTA FEDELTA’ TOTALE ALLA VERITA’ ANELATA.
MENTRE DAL MONDO INVESTIGATO : LO ASSALE IL GELO DI CIO’ CHE SEMBRA DETENERE IL NON UMANO MONDO DELLE LEGGI MINERALI.
UN CANTO UN GRIDO UN SUONO E UNA TEMPESTA ACCENDONO LA FIAMMA
CHE NEL CALORE INVESTIGA LE OSSA DELLA TERRA
E CHE FRA SCRICCHIOLII DI MORTE NEL GELO E NEL CARBONE
CREDE DI VEDERE DIMOSTRATA QUELLA MORTE MINERALE
CHE SOLO LA LUCE VIVENTE E FIAMMEGGIANTE PERMETTE DI ACCETTARE.
LA VITA MORALE DELL’INTELLIGENZA MANIFESTA FEDELTA’ A SE STESSA QUANDO AFFERMA CHE NEL MONDO E QUINDI OVUNQUE NON VI E’ VITA MORALE MA SOLO POTENZA MECCANICA CHE AGISCE.
DOPO AVER GUARDATO IL MONDO DOVREBBE GUARDARE SE STESSA AGENTE
MENTRE MORALMENTE PENSA DI NEGARE MORALITA’ AL CREATO.
NELLA LUCE UNITIVA DEI PENSIERI FRA LORO COLLEGATI DAL LOGOS CHE FORNISCE IL SENSO ED IL CRITERIO :
ARDE IL CUORE DELLA STELLA CHE REDIME.
IL COMPITO E’ VEDERLA PER POI POTERLA VIVERE PENSANDO.
CONTEMPLANDO IL MONDO DEI PENSIERI COSI’ COME SI INVESTIGA IL GELO DEL CREATO.
CONTEMPLARE UN PENSIERO RICREATO E’ ATTINGERE AL RICORDO
E’ CONTEPLARE CIO’ CHE SI RICORDA
CONTEMPLARLO COME FOSSE MONDO ESTERIORE.
OSSIA GUARDARLO MENTRE COSCIENTEMENTE SI VIVE NEL RICORDO.
TALE E’ LA FIAMMA CHE NEL MONDO RIPORTA ARMONIE PERDUTE
E CHE LE CONTEMPLA MENTRE INCONSAPEVOLE LE IRRAGGIA.
TALE POTERE CORRE INCONTRO AL GELO E LO DISSOLVE.
ARDENDO DI SOVRUMANA GLORIA REDIMENTE.
MENTRE SI PLACA LA CECITA’ VOLENTE CHE RAGGELA
E CHE ORA –ARDENDO- IN LUCE SI RIASSUME
E SI CONSUMA
E SI TRASMUTA.
NUOVA MATERIA CHE PALPITA –SOTTILE- DINANZI AL CANTO DEGLI ETERNI ALLORI.
DINANZI AL CANTO DELL’ETERNO AMORE.
ORO SOLARE NEL CUORE DEL DISSOLTO INVERNO
HA STRUTTURATO UNA MATERIA CHE ORA SPLENDE E TACE.
LIBERATA.
MENTRE UN MEZZOGIORNO ETERNO ACCOGLIE L’AURORA PERENNEMENTE RISVEGLIATA.
HELIOS FK AZIONE SOLARE
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