sabato 21 marzo 2009

COSMOS E CAOS

La lotta politica è un effetto.
Così la dottrina dello stato.
Così l’organizzazione di gruppi, movimenti, partiti.
Così l’azione diretta contro il caos, ed il bestiale dilaganti ovunque.
Effetti sui quali è inutile, dannoso, suicida agire se prima le proprie radici non sono state fissate sulle cause, al “centro”.
Statico ferro – potenzialmente pronto ad arrugginirsi e degradarsi – è ogni spada di giustizia qualora manchi il braccio capace di impugnarla e soprattutto il nobile cuore che sappia guidarla.
Cecità, ignoranza, intellettualismo arido e pietroso, inquinamento interiore da abbrutiti è la scaturigine di ogni volontaria, bramosa, smania di azione per l’azione, di ogni agitazione inconsulta e soltanto distruttiva, di ogni programma politico, di ogni ottusa esaltazione meccanicistica dell’organizzazione, dell’efficienza, della strategia.
Automatismi umani privi di luce.
Non distruggendo si costruisce.
Solo costruendo si distrugge.
Non negando il caos si afferma il Cosmos.
Solo attualizzando il Cosmos si distrugge il caos.
Chi è luce non ha bisogno di combattere le tenebre.
Tale lo scopo.
Soltanto i possessori della verità che sostengono possono affermarla.
Soltanto chi è la verità cui si ispira può lottare per essa.
Soltanto chi è il portatore, l’incarnazione, la manifestazione vivente in se del principio per il quale agisce può ardire e pretendere di insegnarlo al mondo circostante.
Portare alla luce in se il principio divino dell’ordine armonico – divenirne vivente concretizzazione (al proprio livello) – è già con la sola presenza della propria persona trasmutata, agire in senso ascendente, rettificante, trasmutante nel mondo.
Diventare giusti: questa è la prima, la fondamentale, l’unica azione da compiere, tutto il resto avverrà di riflesso, mancando questa – qualunque etichetta si finga di sostenere – la propria agitazione puramente meccanica, esteriore, periferica alimenterà comunque l’infero incendio contro il quale ci si scaglia.
Tale lo scopo.
Affermare principi, linee di vetta, orientamenti assoluti immediatamente traducibili in azione diretta (interiore ed esteriore) dal particolare tipo umano cui ci si rivolge.
Affermare principi che – assunti in prima persona, afferrati, attualizzati in se stessi – permettano una chiara, retta, lucida, conforme a giustizia linea di condotta interiore manifestazione – al livello etico esistenziale – dell’unico, metafisico, principio di aurea armonia.
Affermare principi.
Chi non è ordine e luce in se non può portarli nel mondo.
Tale lo scopo.
Rettificare l’uomo, rettificare se stessi, anche soltanto al solo livello etico esistenziale (ma nulla è realmente isolato e staccato dal TUTTO, ogni atto è atto dello Spirito) è già aver realizzato una relativa e parziale ma diretta manifestazione nel mondo del principio metafisico dell’aurea armonia.
Il principio divino nell’uomo è una qualità nobilitante da realizzare, da far splendere, non una dottrina da studiare e difendere per quanto ampia e sublime, o dotta e documentata, o consolante e narcotizzante essa possa essere.
Solo chi è giusto può combattere per la giustizia.
Essere giusti è già combattere per la giustizia.
Luce può essere irradiata solo da chi splende.

HELIOS FK AZIONE SOLARE

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