venerdì 25 dicembre 2009

SOLSTIZIO INTERIORE




SOLE LOGOS DELL’IO

LA NOTTE NEL GELO E’ SILENZIO ASSOLUTO.
ALTISSIMA FIAMMA SI MUOVE E COSTRINGE LE OMBRE A DANZARE.
CUORI RIUNITI OSSERVANO IL SOLE CHE NELLA FIAMMA IN PARTE RINASCE.
IN ATTESA DELLA RINASCITA VERA CHE IN CIELO SI ANNUNCIA.

ORO SOLARE SI APPRESTA NEI CIELI INFINITI
E L’ANIME UMANE ATTENDONO IL POTERE DI LUCE CHE INCORONA LA GLORIA.
ORO E CELESTE FULGORE DISSETANO I CUORI CHE MANTENNERO FEDE.
CHE RICORDO MANTENNERO DEL SOLE FULGENTE NEL PIU’ NERO AFFOGARE.

LA NOTTE COMINCIA A TREMARE MENTRE L’AUREO CELESTE RISORGE AL CALORE.
E’ VITTORIA PERENNE CHE PERENNE RINNOVA IL MISTERO DEL VERO SPLENDORE.

UN ABISSO E’ TRASCESO E SQUARCIATO POICHE’ IL SOLE RISORGE
E DISEGNA LE FORME DEL VERO CHE LA LUCE STRAPPA ALLA NOTTE DEL CIECO AMMASSARE.

LA LUCE RISORGE E IMPONE LE FORME DEL LORO VERO VALORE A TUTTI GLI ENTI DEL MONDO.
LA TERRA SI PIEGA ALLE GERARCHIE DEL NUDO INTERNO VALORE CHE LE FORME DEL MONDO RIAPPARSE NON POSSONO PIU’ NELLA NOTTE DISTRUTTA CELARE.

IL SOLE DISCENDE NEI CUORI DEGLI UOMINI ATTRAVERSO IL LORO RINATO VEDERE LA LUCE OPERARE NEL MONDO TERRENO.
IL SOLE SI RIACCENDE NEI CUORI STREMATI E CONCEDE IL POTERE DI TRAVOLGERE IL MALE POICHE’ LA NOTTE NON PUO’ PIU’ ALLEVARE GLI OSCURI LANGUORI-MENZOGNA.

RISORTA E’ LA LUCE E PERMETTE IL RICORDO MORALE DEL CALORE DEL BENE.

SOLE LOGOS RIAPPARE PER CHI ELEVANDOSI LO PUO’ RICORDARE.




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sabato 19 dicembre 2009

FIAMMA CELESTE ERETTA A DIVINA STELLA



4/5499
CON NOI IL SOLE

STUOLI DI CERVELLI PRECISI E TORBIDI.
PIENI DI TERRA E DI CARATTERE.
FORTI E VOLITIVI QUANTO DENSI E PIENI DI DISGUSTO.
OPACITA’ LI ATTORNIA INFISSA NELLA PERMALOSA EBREZZA.

CONTORTI DISEGNI DI LAIDA VANITA’ SERPEGGIANO NEL TERREO IMBESTIALIRE.
ZOLLE DI TERRA SPORCA PERVADONO L’OCCULTA ANIMA INTERNA DELLO SCHELETRO.
SERPEGGIANO DENSISSIMI MENTRE LA VOCE RAUCA LI INCITA DAL BASSO.

PORTATORI DI MALATTIA E DI MORTE INCHIODANO ALL’ANIMALE.
PARLANO DI AMORE NEL CUPO DEL PIU’ TORBIDO LIVORE.
CONTORSIONI SESSUALI PRATICATE MENTRE LA CEREBRALITA’ LI SOFFOCA
MENTRE CIO’ CHE GLI INTERESSA E’ IL MALE.
L’IBRIDA CORRENTE VUOLE SOLO FERIRE I CIELI.
QUANDO RESPIRANO MENTONO SOLO PER SPORCARE LA LIMPIDA FIGURA.
ODIANO SOLTANTO L’ANIMA DEI CIELI.

VOGLIONO LACERARE L’ANGELO DELLA BELLISSIMA LIEVITA’.
IL CUORE FEMMINILE DEI LAVACRI ETERNI E’FONTE DI AVVERSIONE ESTREMA.
IN LORO IL DEMONE SI FA TORBIDO CARNIFICARE LE CORRENTI AVVILITE DEL CREARE.

MACIGNI INAMOVIBILI DI OSCURA ROCCIA GRASSA
PRENDONO FORZA DAL FRANARE NEL MONDO DEI DIAVOLI BLATERANTI
CHE LI HANNO PRESI IN DOMINIO PERMANENTE
PRIMA DI TRASFORMARLI IN MOSTRI DEFINITIVI.

LA LORO POTENZA E’ L’ADDENSARE NEL SIBILO DEL MAGNETE CHE INCATENA AI CORPI PIU’ PESANTI.
ODIANO LA LIEVITA’ E LA GRAZIA CHE PERDONA E CHE DAI CIELI ISPIRA.
E CHE RISANA E LAVA NELL’ATTO DELL’ASCENDERE .
MUSICA DELLE SFERE.

MA I LORO DISEGNI TENEBRA NON POSSONO PROSEGUIRE
QUANDO LA VERA INTELLIGENZA LI VIVE NEL LORO ODIARE.
QUANDO LI SVELA OSSESSI NEL LORO RIBOLLIRE OTTUSO.
QUANDO LI PONE AL COSPETTO DI CIO’ CHE NAUSEATO LI DISSOLVE.

PERDERANNO L’UMANA FIGURA FISICA MENTRE ATTUALMENTE EBETI MANIFESTANO IL LORO ODIARE.

IL CANTO SULL’ALTARE MANIFESTA L’ANGELICA FIGURA
LA SOLA CHE LI PUO’ ANNIENTARE.
RALLENTANO LA FIAMMA PERSINO QUANDO LI ASSALE DALL’ALTO DELLA FOLGORE.
POICHE LA TERRA IN LORO SI FA ZAVORRA E SCUDO INERTE ATTO ALLO SPROFONDARE.

MA L’ACCENSIONE ANGELICA E’ FIAMMA CHE DAL CELESTE IMMENSO LI ANNIENTA E LI CANCELLA.
E FORSE POTRA’ REDIMERE SE L’IO ANNEGATO IN MAGMA AVRA’ INTENZIONE SANA.

SOLA DIVINA STELLA INTERNA ALL’ANELARE.
SOLO LAVACRO ASCETICO CHE L’ATTO DELL’IDEA CONSEGNA AL DIVENIRE.

MENTRE SI PREPARA UNA DIVINA PIOGGIA CHE POSSA DILAVARE.
LORO STUPORE ORRENDO.
NOSTRO TRIPUDIARE
MENTRE SOCCORRE L’AQUILE L’AMORE.
MENTRE DIVINA STELLA INFINE RICONOSCIUTA RITORNA SULL’ALTARE.
MENTRE CON NOI IL SOLE E’ PRONTO PER INCENDIARE IL TORBIDO CHE INFINE GIACE.

VOLONTA D’AMORE INFINE POTRA’ IRRAGGIARE
ERETTA E POI DONATA NELL’ATTO DEL PENSARE .




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lunedì 14 dicembre 2009

TENUE IMMENSITA'





1/816
- LOGOS IDEA SACRA -

NEL VOLO DELLA SINTESI
SE ALLA DEGNITA' E' CONCESSO
L'IDEA ATTINGE IN ARMONIA.
LA': SPLENDORE CALORE FUOCO.
RITMI CORONATI.
INVITTI MA LIEVISSIMI.
- LA' : LOTTA SENZA TREGUA
FRA LE OMBRE OSTACOLANTI OTTUSE

UNA E' LA VOLONTA' CHE TERRA CONCEDE ALLA SCLEROSI :
PIASTRA ANGOLARE GELIDA IN CUI DEVOZIONE E' SPENTA.
POTENZIA L'INTELLETTO.
LA FALSA MATURITA'.
AGGIUNGE UN ACUME COLTO FONDATO SU SUPERBIA
CHE NEL PROFONDO DELLA TURPE VANITA'
SAZIA LA PERSONA.
SUSSURRANDO NELLA MENTE AUTOSODDISFAZIONE.
INGANNI PER I DEBOLI
SORRETTI DAL SUSSURRIO :
L'ACUME DI QUESTO GELO E' IL SOLO APPROCCIO VALIDO
NEL CAMPO DEL CONOSCERE.

- L'ACUME DI QUESTO GELO E' INVECE SOLTANTO NOTTE -
ARIMANE E LA SUA NOTTE.

L'ACUME DI QUESTO GELO E' ANCHE UN PLASMANTE INFETTO :
ACCOMUNA LE PERSONE PER QUANTO ESSE SI OTTUNDONO.
SEPARA LE PERSONE SECONDO GERARCHIE NEL GELIDO.
- MA TALE PLASMANTE INFETTO PUO' SOLO FAR MORIRE -
E STERILE SOGGIACE ALLO SQUALLORE.
- MENTRE LA VERITA' E' SPLENDORE -
ATTA ALLA CREAZIONE.
AL GRAN CALORE SACRO.
CHE MUOVE NEL CREARE.
CHE APRE ISPIRAZIONE.
CHE LAVA LA SCLEROSI.
- L'IDEA NEL FUOCO ETERICO E' LOGOS CHE S'INCARNA -
FRA LIEVISSIMI SPIRAGLI.
FRA MIRACOLI DI TENUE IMMENSITA'.
- AVE NELL'AURORA FUOCO SPLENDORE SOLE –

- SACRO DELL’IDEA ATTO DEL CONTEMPLARE IL PROPRIO FUOCO LOGICO -






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venerdì 27 novembre 2009

SOLE CONOSCENTE



SOLE CONOSCENTE


L’IDEARE INTUISCE ACUTE CONNESSIONI FRA I PROBLEMI PROSPETTATI.
AUDACI CONGETTURE ILLUMINANO L’OLTREPASSARE CIO’ CHE SI CONOSCE.
APICI INTELLETTIVI COLLEGANO LE MASSIME PROFONDITA’ INTUITIVE CONSEGUITE.

MA TUTTO E’ PRIVO DI POTENZA POICHE’ MANCA LA PROFONDITA’ MORALE DEGLI EVENTI.

MANCA UN ESSERE VIVENTE CHE COMBATTA FRA GLI ENTI CONOSCIUTI.

MANCA IL SILENZIO IN CUI L’IO POSSA CONSACRARE L’ORO DELLA FOLGORE NASCENTE.

QUANDO IL NUME DELLA FIAMMA NON E’ ANCORA NATO NELL’ASCESI DELL’IDEA
NON PUO’ VIVERE COME COSMICA BATTAGLIA CIO CHE REDIME CONOSCENDO.

EPPURE SOLO QUEL PIANO DELLA LOTTA HA LA PROFONDITA’ CHE MANCA NEI PENSIERI.
SOLO QUEL VIVERE NEL BENE PIU’ COSCIENTE PUO’ RENDERE LA CONOSCENZA AL MONDO.
SOLO LA FIAMMA DELL’ETERICO SANARE PUO’ CONOSCERE
CIO’ CHE LA VITA DEL SOLE INTELLIGENTE GLI AFFIDA COME ENTI IN CUI LOTTARE.

LA CONOSCENZA E’ LOTTA CHE DIVAMPA SENZA ATTIMI DI POVERA ASTRAZIONE.
SENZA DISEGNI AUDACI TRACCIATI NELLA CENERE DEL NULLA
IN CUI COMUNQUE E’ IL MALE A COMANDARE.

GELIDO MINERALIZZARE DISQUISENDO IN CUI L’ANIMA SPROFONDA.

LEGITTIMO E’ PENSARE NEL VUOTO SENZA SENSO
PURCHE’ COME TALE LO SI SAPPIA DISVELARE
ANELANDO AL VERO POTERE DELLE ESSENZE.

IL VIVENTE E’ FUOCO MORALE CHE DIVAMPA OLTRE LA SOGLIA DEL MENTALE RAFFORZATO
CHE ABBIA L’AUDACIA DI CONCEPIRSI ETERNO NEL LAMPO DELLA FIAMMA REDIMENTE.

NELLO SCOCCARE DEGLI ETERICI DISEGNI
CHE LOTTANO PER VIVERE IL DIVINO CONSACRARE
IMMETTENDO VOLONTA’ ATTINTA NEL SILENZIO.

OGNI VITA IMMERSA NEL RETORICO INTELLIGERE DEVIANDO
E’ COMUNQUE INTRISA DI POTENZE CHE BRAMANO ADDENSARE
LA CUI VOLONTA’ E’ PIU’ CHE UMANA POTENZA DEGLI INFERNI SPALANCATI.

CONTRO TUTTO CIO’ OCCORRE LA PIU’ CHE UMANA VOLONTA’ DEI CIELI SFOLGORANTI
CHE NEL RISPETTO ATTENDONO IL SILENZIO DI CHI CONTEMPLI NEL PENSIERO
LA POTENZA CHE NELL’ATTIMO COSCIENTE AVVOLGE L’IO NELL’ORO DEGLI DEI.

ORO DEL LOGOS E FOLGORE OPERANTE CHE ATTENDE DI SCOLPIRE I NUOVI CIELI DELL’UMANO CONSACRATO.

ATTO DI LIBERTA’ CHE OLTRE L’UMANO ATTENDE DI OPERARE
RICOLLEGANDO AI CIELI L’IMPOSSIBILE DIVINITA’ REALE DELL’UOMO CEREBRALE.

ALATO DELLE FOLGORI NUME DEL PENSIERO CHE L’INTELLETTO RICONNETTE AL SOLE.

LOGOS SOLARE DELL’IDEA NELL’ATTO DI SCONFIGGERE GLI INFERNI.
NEL CONTINUAMENTE DA RICONFERMARE ATTO DI ETERNITA’ DELL’IO NEL SOLE.

ASCESI DEL PENSIERO E SUO CONTINUO RITO DELL’ERIGERE VIVENTE.



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sabato 14 novembre 2009

FUOCO VENERANTE




1/5991
MAGIA SOLARE

GLI OSCURATI DALLA PIATTEZZA CEREBRALE .
FRA PENSIERO E PENSIERO NON VI SONO CONGIUNZIONI DI SPLENDORE.

L’ANIMA SCHIACCIATA DAL PEDANTE GRACCHIARE CEREBRALE
NON PUO’ APRIRE IL VARCO AL VERO INTUIRE.

COSICCHE’ I PENSIERI STRISCIANO LUNGO I SENTIERI LOGICI
E NULLA GIUNGE A ILLUMINARE I LORO SFORZI CONOSCITIVI.

FRA IDEA E IDEA NON ALITA IL LOGOS DELLA VERA LOGICA.
NON ARDE ALCUN AMORE CHE SVELI LE TRAME DEL REALE.

NEGLI SPAZI VUOTI IN CUI UN PENSIERO SI COLLEGA ALL’ALTRO :
IL POTERE UNITIVO E’ IMMERSO NEL GELO SPREZZANTE.
PERTANTO OGNI GIUDIZIO E’ AVVOLTO DA DEMONI SGHIGNAZZANTI
E VOLGE AL MALE MENTRE CONCEPISCE LA MATERIA COME SOLA VERITA’.

GLI AGNOSTICI SCIENTISTI SONO MOSSI DA UN DEMONE OSCURO
CHE SI COMPORTA COME UN DIO DEL GELO E DELLA MORTE.

COSI’ LA CHIRURGIA CHE POTEVA ESSERE MICROSCOPICA DELICATISSIMA ARTE SENZA SANGUE :
DIVENNE MACELLO EBBRO DI MUTILAZIONI GROSSOLANE CHE TRATTA IL VIVENTE COME FOSSE UN MINERALE.

COSI’ LA CHIMICA CHE POTEVA ESSERE DELICATISSIMA ARTE VERDE DEL VIVENTE VEGETALE :
DIVENNE BOMBARDAMENTO NUCLEARE E VELENO PESANTISSIMO ATTINTO NEGLI INFERNI MINERALI.

COSI’ LA MECCANICA CHE POTEVA ERIGERE MOTORI CHE CREANO VITA E OSSIGENO E SILENZIO VENERANTE :
DIVENNE ASSORDANTE MUOVERSI DI MOSTRI MOTORISTICI CHE AVVELENANO LA VITA E LA CONSUMANO E CHE CON ODIO LA DISTRUGGONO.

LA VERITA’ E’ IL FUOCO VENERANTE CHE SCOCCA NELL’ATTIMO IN CUI UN PENSIERO SI CONGIUNGE ALL’ALTRO.
IN QUEGLI ATTIMI TUTTA L’ANIMA PARLA ED APRE IL VARCO AI CIELI SE LE E’ CONCESSO IL VENERARE SACRO.

NON ESISTE LA NEUTRA VERITA’ CHE DISUMANA IMPERA E CHIEDE ALL’UOMO DI ADEGUARSI AL GELO CHE LA PERMEA :
ESISTE SOLO LA LOTTA DELLE ARMONIE CHE L’UOMO PUO’ RAGGIUNGERE E CHE POSSONO GENERARE VERA SCIENZA CONSACRATA NEL VIVENTE AMORE.

OCCORRE IL PENSIERO CHE SAPPIA ATTINGERE NEL BENE FRA I VARCHI DEL SILENZIO CHE IL SOLE DIVINO APRE AI MORTALI AFFINCHE’ OTTENGANO L’ETERNO.

LAMPO DELL’ACUME CHE POSSA CONSACRARSI MENTRE CONOSCE.
LAMPO DEL PENSIERO CHE POSSA SCORGERE LA PROPRIA POTESTA’ UNITIVA.

ORO DEL POTERE LOGICO CHE GIUNGA A CONTEMPLARE L’AMORE DELL’UNIRE
CHE E’ INTERNO AD OGNI PENSARE UMANO.

ORO DEL POTERE SINTETICO DEL LOGOS IN UOMO.
MAGIA SOLARE.



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sabato 31 ottobre 2009

INCEDE FRA LE FOLGORI DELL'IO



3/5988
ARMONIE LOGOS

LA ZONA SORDA IN CUI IL DESERTO E’ OTTUSITA’.
IMMANE OTTUSITA’ MALVAGIA
TRAENTE IN BASSO IL PENSIERO.
SORDA GRIGIA PLUMBEA.
APPARENTEMENTE INAMOVIBILE.
IMPENETRABILE E OPPRIMENTE.
DOMINA NEL PROFONDO DELLE ANIME
E IMPONE AMARISSIME CONVINZIONI NEI PENSIERI.

MA SUBITO AL DISOPRA DI QUELLA TELLURICA ZONA :
L’AUREO PENSIERO OPERA E AGISCE
SOVRUMANO E INVINCIBILE.
SUPREMO.
E TALE VALORE ESISTE AFFINCHE’ L’UMANO LO RAGGIUNGA.
NE ABBIA ESPERIEZA CONTINUA ED INCREDIBILE.
NE DISPONGA QUALE UNICA ARMA PER DIFENDERSI DAL MALE.
ARMA DELL’IO CHE SFIORI LA PROPRIA DIVINITA’ OPERANTE.

ETEREO E CONSACRANTE L’AUREO VALORE SPLENDE.
LIMPIDO E DEGNO NEL CALORE CHE LO IRRORA.

MEDIANTE AUTONOMO SFORZO NELL’UMANO :
IL PENSIERO SI SEPARA DAL DESERTO E SI INNALZA.
SFIORA IL VALORE SUPERIORE CHE E’ INTERNO AL CONNETTERE LOGICO.
E L’IMPOSSIBILE ACCADE : QUELL’INFETTO DESERTO SI SCIOGLIE.
SCOMPARE LA TERREA CERTEZZA DELL’AMARISSIMO PESO.
MENTRE LA SORDITA’ E’ TRAPASSATA DAL FUOCO CHE LA ANNIENTA.
E CHE L’INCENDIA.

NITIDA FIGURA SI DELINEA FRA LE ARMONIE RINATE.
FIAMMA DELL’ANIMA ETERNA CHE RIAPPARE LIBERATA.
LAMPO DEL PENSARE APRE LE VIE DELLA RINATA AURORA DEL SENTIRE.

APICI LOGICI DEL FUOCO CHE INCEDE FRA LE FOLGORI DELL’IO SOLARE.


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giovedì 15 ottobre 2009

VERITA' NASCENTE



4/5939
LA ZONA DELLA NORMA

LAMPO TENUISSIMO IN CUI SOSTARE AGENDO.
SPLENDENDO.
CREANDO.

E’ LA ZONA IN CUI LA SINTESI FLUISCE SPONTANEA.

ZONA IN CUI SI ACCENTRA IL SOLE.
IN CUI L’ORO VIVE E NUTRE.
RESPIRA E CREA.

LA’ OVE IL SOVRUMANO AGISCE.

OVE L’ANIMA ATTINGE ETERNITA’.
OVE IL TEMPO RALLENTA.
OVE SI CONSACRA L’INTIMO CREARE LUMINOSO.

LA ZONA DELLA NORMA.

LA SACRA NORMA.
LA NUOVA VIVENTE LEGGE CHE E’ VERITA’NASCENTE.
LA FONTE SACRA.
IL PURO CUORE.
L’ATTO SOVRANO.
IL VISO DEGNO.
IL VOLTO DI ARMONIA.

I TRATTI DEL LOGOS.

ZONA IN CUI IL SOLE VERO AGISCE.
OCCULTO SOLE DELLE FORME PLASMANTI.
FORME SANANTI.

RESPIRO DELLE LUCI IN CUI SI CREA LA FOLGORE.

CANTO ROMBANTE DEL VIVENTE ORO AL QUALE L’ANIMA SI ALLEA.
ED IN CUI L’APICE PENSANTE E’ AZIONE DIRETTA CHE RIEDIFICA DAI CIELI.
ATTIMI IN CUI INCREATE FORZE IMPOSSIBILI DIVENTANO REALI.

FRUTTO DI LIBERTA’ SPESA NEI CIELI.








mercoledì 7 ottobre 2009

TANTA LUCE DA DISSOLVERE L'INFERNO



3/5498
LIMPIDO ALONE

PICCOLI PENSIERI RABBUIATI.
IMPEGNATI A MANTENERE VIVO L’ODIO CHE GLI SERVE PER DISCUTERE.

IMPEGNATI A MANIFESTARE LA MINERALITA’ IMPLACABILE
CHE LA DENSITA’ DEI CORPI FISICI DISPENSA E IMPONE.

SONO FUTILI E POTENTI.
PERVASI DI TERRA CERCANO DI IMPORLA
IN QUANTO SOLO NEGLI URTI ESSA PUO’ ESISTERE.

MA NELLA FISICITA’ VIVE L’ANIMALE CHE L’IO DOVREBBE REDIMERE.
VIVE LA RABBIA CHE LA SOVRUMANITA’ DOVREBBE SANARE.
SCORRE LA VITA DENSA CHE DOVREBBE TRASMUTARSI IN LUCE.

PICCOLI PENSIERI NETTI E CATTIVI
HANNO BISOGNO DI MOLTA TERRA SMOSSA NELL’ODIO E NEL DISGUSTO
PER OTTENERE LA POTENZA SUFFICIENTE A SENTIRSI ANIMALMENTE VIVI.

PRODUCONO UN DESERTO ED UN’IMMORALITA’ TOTALE.
E’ IL MARCHIO DEL MODERNO LASCIARSI VIVERE DAGLI ENTI COLLETTIVI.
MENTRE IL PIU’ ENERGIZZATO NEL FURORE CONTAMINA IL DORMIENTE.

CERVELLI FISICI ACUTISSIMI CHE SGUAZZANO NELLA FUTILE ASTRATTEZZA
ASSETATI DI POTENZA CHE SOLO LA ROCCIA E IL SALE SEMBRANO DONARE
NEL SANGUE RIBOLLENTE E AVVELENATO.

EPPURE LA FORZA E’ IN ALTO E PUO’ SPEZZARE LA ROCCIA E DILAVARE IL SALE.
PUO’ TACITARE GLI STRIDORI IMPONENDO LE ARMONIE DEL VERO RINNOVATO.
PUO’ OTTENERE TANTA LUCE DA DISSOLVERE L’INFERNO.

NEL SILENZIO IN CUI LA VOLONTA’ PENSA L’ETERNO SI TRAGGONO ARMONIE.
PURCHE’ IL PENSIERO POSSA CONTEMPLARE CIO’CHE HA PENSATO
RIMANENDO DESTO NEL RICORDO CHE RICREA QUANTO CUSTODISCE.

MANTENERE COSCIENTE IL CONCETTO CHE SI VUOLE CONTEMPLARE :
MANTENERSI FEDELI ALL’ATTO LOGICO DECISO E SVILUPPATO :
OTTIENE IL POTERE DI SQUARCIARE LA DENSITA’ IMPLACABILE.
PORTA AL COSPETTO DELLA LUCE PURA.
IMPRIME LA FORMA CHE TACITA IL RIBOLLIRE DI ANIMALITA’ OPPRIMENTI.

ATTO DELL’ESTREMA ASSENZA DI APPETITI NELLA VOLONTA’ PROTESA
CHE INSEGUE L’ATTO LOGICO PRIVA DI OGNI MOTIVO CHE NON SIA LA VERITA’.
PIENA SOLTANTO DEL PROPRIO VOLERSI PIU’ COSCIENTE.

SORGONO LE ARMONIE CHE DISTACCANO IL VOLTO DALLA BESTIA.
SI AFFERMA IL POTERE CHE DISSOLVE IL DENSO ODIARE.

ATTIMI DI PURA AFFERMAZIONE
QUALI FOLGORI
ATTRAVERSANO IL CUPO CONTRAPPORSI TERREO
E LO FERMANO SQUASSANDO LA MINERALITA’ CHE ARRETRA.

VI E’ LUCE DA CUI IL VERO VOLTO SORGE.
VOLTO DI ARMONIE NELL’AUREO SGUARDO CHE CONTEMPLA IL RICORDARE.

ATTO DI DECISIONE IN CUI LA PURITA’ PERMETTE AL SOLE DI SCOLPIRE LA VERA ESSENZA AUREA DELLA SANITA’ SOVRAFRONTALE.

IN LOGOS.


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mercoledì 30 settembre 2009

CUORE DI METEORA



5/17975
SILENZIO E ORO

NEL SILENZIO L’IMMATERIALITA’ CREA IL SUO ORO.
E LO PORGE ALLE ZONE IN CUI IL DORMIRE E’ CARNEO.
IN CUI IL ROSSEGGIANTE CARNUME SI AMMANTA DI SANGUE
E SI IMMERGE NELL’OTTUSO.

L’IMMATERIALITA’ CREA IL NUOVO ACUME.

LO SGUARDO SANANTE DEL DOMANI MIGLIORATO.

LIEVE SI INNALZA IL TENUE SEGNO DELLA SINTESI.
ED IMPRIME IL NUOVO VOLTO.
LE QUALITA’ ETERNE.
I LINEAMENTI DEL SOLARE.

NELLA VOLONTA’ CHE APRE IL VARCO AL SACRO.
VORTICE INSISTITO CHE CREA LA DEGNITA’.
CHE TRAE DEGNITA’ DALLO SQUASSARE IL NULLA.

SILENZIO E ORO.

NEL CUORE DI METEORA.
INVITTO SIGNORE DEL PENSIERO.
FORZA PLASMANTE E FERREA.

COSMICA IMPRONTA DEI SOLI.

NEL LOGOS DELL’IDEA.

NELL’INVITO CELESTE CHE DAL SILENZIO SOLARE SI TRAE.



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martedì 15 settembre 2009

ETERNITA' NEL TEMPO




1/5471
PLASMANTI DEL SOLE SOLVENTE


IRROMPE LA VIRTU’ OVE IL FUOCO DELL'IO LA GUIDA.
IRROMPE.
ED IL CIELO E’ SOLO ORO.

ASCENDE L’IDEA LA OVE LA LIBERTA’ E’ PURO SOLE.
E ATTINGE LA VIRTU’ PURIFICANTE.
ATTINGE LA FORZA PER RALLENTARE IL RINCORRERSI DEI GIORNI.

LA FORZA PER IMMETTERE ETERNITA’ NEL TEMPO.

ETERNITA’ DI SACRO FUOCO.
CHE E’ AMORE.
APICI DI ETERNITA’ CHE APRONO IL CHIUSISSIMO SENTIRE.

LA FORZA PER DISCIOGLIERE LE GRATE CEREBRALI.
FERRATISSIMO INTELLETTO CHE ACCELERA LO SCORRERE DEL TEMPO
TOGLIENDO ETERNITA’ AL SENTIRE
ANCORANDO AL FUTILE DEL DENSO RAGGELARE.

LIMPIDA FIAMMA STRENUAMENTE ERETTA :
SGRETOLA QUEL GELO ED ILLUMINA QUEL TEMPO OSCURO.
REIMMETTE NELL’AURORA CHE ALLEVA IL SOVRUMANO.

VALORE CHE RIEDIFICA LAVA APRE ACCENDE.

SIA LUCE PURA E FERMA.
NEL PERENNE DIVORARE IL DENSO.
REINNALZANDO IL DECADUTO.

VOLUTA SCULTOREA IMPREVISTA POTENZA FORMANTE
CHE L’UMANA LIBERTA’ IRRAGGIA FRA UNIVERSI
CHE ATTENDONO IL PROPRIO SORGERE MORALE.

PLASMANTI SOLARI ERETTI OLTRE LO SCORRERE DEL TEMPO.


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lunedì 7 settembre 2009

VOLONTA' CHE RIEDIFICA IL REALE



4/5449
FULCRO CREANTE IL SOLE


TERRA ANIMICA.
TOTALE INSENSIBILITA’ D’ANIMO.
CORRENTI DI CALLOSITA’ ANIMICA PRODOTTA DAL TELLURIZZARSI.

GENTI COME PIETRE DI ENERGIA.
CORRENTI FISICHE AL POSTO DEL SENTIRE.

E SE ALCUNI DI COSTORO GIUNGONO ALL’INTELLETTUALITA’ :
(GLI ALTRI PERMANENDO MANOVALI DEGLI INFERI)
DIVENGONO ARIDI PORTATORI DI MALIGNITA’ INCONSAPEVOLE.

E SONO GLI OSCURATORI DI ORIZZONTI.
I TRASCINATORI NELLA TRIVIALITA’ E NELLA SPIETATEZZA.
TOLGONO SFUMATURE IMPALPABILI MA FONDAMENTALI.

TOLGONO IL CALORE DALLA VITA.
TOLGONO I VERI PILASTRI SACRI.
TOLGONO IL SOVRUMANO E SPERANO NELLA SCIMMIA.

MA VI E’ CHI RICREA LE ALTEZZE SACRE IN RITO IDEA.

VI E’ IL POTERE CHE SQUARCIA LE MALVAGITA’ PENSANTI.
ARDE LA FIAMMA CHE CONSUMA I TERREI
E CHE PERENNEMENTE LI CONTRASTA REDIMENDO.

MENTRE SI RIEDIFICANO LE IMMATERIALITA’ SOLARI.

ATTINGE NEL RISPETTO OLTRE I CERVELLI FISICI L’IDEA.
NEL LIBERO VOLO DELLE ENTITA’ GENTILI.
ATTINGE NELLA MAESTA’ CHE LAVA.

E SONO FLUSSI DI SACRITA’ VOLENTE STRUTTURATA IN RITO IDEA.

E QUI LA PIETA’ E’ COSCIENTE.

E VUOLE.

AVE ISIDE DEI SOLI IDEA.

DEL SOLO LOGOS.

DEL DIO SOLARE IN CUORE D’UOMO.

AVE CELESTE IDEA.
FULCRO CREANTE DEL VOLERE CHE RIEDIFICA IL REALE.


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mercoledì 22 luglio 2009

SENSIBILITA' CHE ELEVA



3/5448
FLUSSI DI SACRITA’

FORTI OPACISSIMI PENSIERI.
SI ATTUANO GROSSOLANAMENTE MEDIANTE ONDE DI ENERGIA.
DENSA ENERGIA DEI CORPI FISICI INDURITI.

E’ LA MINERALITA’ CHE PENSA NEL DISUMANO SCINDERSI DALL’IO.

FLUSSI RICOLMI DI CARNE GUIDANO I PENSIERI VERSO L’ANIMA BESTIALE.
COSICCHE’ MOLTI PERDONO L’INTIMO CALORE.
PERDONO L’INTIMA PIETA’.
PERDONO OGNI SFUMATURA UMANA.

OGNI CONTATTO COL COSMO MORALE E’ TRONCATO.

ED E’ LA VIA AL MAGNETISMO CHE STRIDE NEL FURORE.
POTENTE VIA COLMA DI CARNE CHE BRAMA DISTRUZIONE.
L’UOMO BESTIA RINGHIA NEL DESERTO IN CUI TUTTO SI COMPRIME
ASSETATO DI TELLURICHE ESPLOSIONI CHE SBAGLIANDO VEDE COME LIBERAZIONI.

TORPIDI FIGLI DEL TERREO SOMMUOVERE
FRA CATASTROFI ED INGIURIOSE CONCEZIONI BESTEMMIANDO COSTRUITE.

MA VI SI OPPONE LA LUCE ESTREMA DELL’IDEA.

OPERA INVISIBILE DI RICONSACRAZIONE.

IMMATERIALE NELLA VERITA’ DEL COSMO ARDE LA POTESTA’ DEL CUORE.
CON LA FORZA DEL RICORDO VI ATTINGE L’ATTO DEL PENSARE
CHE RIUNIFICA I CONCETTI PER POTERLI CONTEMPLARE.

LIEVISSIMA VERITA’ URTA E LACERA IL DENSISSIMO COMPRIMERE.
PLAUSIBILISSIME CORRENTI DI MENZOGNA PERDONO POTERE.
CONVINZIONI SERRATE E FUTILI BARCOLLANO CONFUSE.

PER ATTIMI L’IDEA RESPIRA NELLE ARMONIE.
E CANTA I SUOI SEGRETI ALLORI CHE GUIDANO AL RISTORO.
MENTRE SI IMPRIME LA SENSIBILITA’ CHE ELEVA.
MENTRE NELL’ATTIMO RISPLENDE L’ETERNO AMORE CHE PURIFICA IL CONTORTO.

FULMINANTI EVIDENZE RIACCENDONO LE FRONTI OSTRUITE DAL CALCARE.
MOLTA OTTUSITA’ FRANTUMA DINANZI ALL’ACUME CHE SI IMPRIME.
RIACCEDE AI RITMI IL POTERE CHE PLACA LO STRIDORE.

ORO SOLARE INCONTRA LA CERTEZZA DEL BESTIALE
CHE TACE NEGLI ATTIMI IN CUI SPLENDE LA STELLA.
LA BLASFEMIA CEDE AL DEVOTO CHE RISORGE NEGLI APICI IN CUI RESPIRA LUCE.

E’ POSSENTE VALORE CONSACRATO.
CORRENTE DI ORO E LUCE.
FLUSSI DI LUCIDA SACRITA’ OTTENUTA NEL VOLERE.


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martedì 7 luglio 2009

ASPERSE DI RUGIADA




5/5447
PURA GIOVENTU’

DENSO ANELLO DI FORZE DORSALI.
FORZE TERREE E VOLGARI DELLA CONTRAPPOSIZIONE.

I TIMPANI OBERATI FURONO IL SEGNO DELLA TERRA CHE AFFERRO’ LE ANIME.
ZONA DELL’OCCLUSIONE MINERALE E DELL’ISPESSIMENTO SOLFUREO.
ISPESSIMENTO FRA LE GIALLASTRE ENERGIE DEL SENZA CUORE.

LA DENSITA’ SOPPRESSE ED IMPEDI’ LA PROFONDA DEVOZIONE.
ED IL PENSIERO SI IMPRIGIONO’ NELLA ZONA DI RISONANZA OSSEA DELLA TESTA.
ZONA DELL’ACCUMULO DEGLI ZUCCHERI.
ZONA DELL’INVECCHIARE.

MA E’ SOVVERTITA LA VOLGARITA’ DI ZOLFO.

L’IDEA FENDE IL MAGNETISMO ABOMINEVOLE DEL TERREO.

E APPRODA NELLA LUCE.

SFIORA LA PURA GIOVENTU’.

L’ETERNITA’ ETERICA.

IL PERENNE LIEVISSIMO RINNOVO.

IL FLUIRE SCINTILLANTE DEL VALORE CUORE.

SGRETOLA VECCHIAIA.

IL POTERE INVOLGARENTE PERDE GLI ARTIGLI.

GRASSA MALVAGITA’ SOLFUREA : SI ESSICCA E SCREPOLA.

SACRITA’ GENTILE E MAESTA’ SINCERA :AFFIORANO.
TORNANO DAI CIELI IN CUI ESILIATI ATTENDEVANO D’ESSERE AMMIRATI.

E NELLA VAMPA ALATA VI E’ IL RITORNO DELLE FORZE IMMATERIALI.
ETERNA GIOVENTU’ SORRIDE AL NUOVO RITO.
ALATE GRAZIE DELLA LACRIMA D’ARGENTO CHE ATTENDE IL VERO SGUARDO.

SACRA VASTITA’ FILTRA FRA LE RUGHE ASPERSE DI RUGIADA.

ED E’ ORO DELL’ALONE.

SOLE LOGOS DELL’AURA ETERICA INFISSA FRA LE PIETRE SGRETOLATE.

FIAMME PER CREARE NELL’ETERNO.


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sabato 4 luglio 2009

ORO SOLARE INVITTO


1/5446
PENSIERI LOGOS

I GELIDI PENSIERI PROVENIENTI DAI CORPI DI GENTE OSTILE.

I PORTATI DA ARIMANE ALLA FACILE POTENZA :
LA POTENZA MINERALE DEI PENSIERI IN CUI L’UMANO SI PERDE.
RAGGELA E MUORE.
LASCIANDO IL CAMPO AL SUBUMANO.

BESTIE INTELLIGENTI : DIVORATRICI DEL VERO SENTIRE.
PRIVE DI RISPETTO DEVOZIONE CALORE AMORE.
PRIVE DI ALONE SACRO.

DISPREZZANO IL SOLARE.

MA IL SOLARE LE DETESTA COME SERPI.

L’IDEA NEL SOLE SCORGE QUELLE SERPI IMMONDE.
QUALI SERPI LE SVELA E LE CONOSCE.
LE VIVE.

E LE FRONTEGGIA NELL’IMMENSO MARE DEL DETERMINARSI ETERICO DEGLI ENTI.

MARE DI VOLONTA’ ERIGENTI.

SCONTRO PERENNE IN CUI SOLO IL BENE SOFFRE
ED IN CUI SOLO IL MALE BESTEMMIA NELLA VOLUTTA’ DEL LACERARE.

NELLE VOLUTE VAMPE : L’IDEA FRONTEGGIA QUELLE SERPI.
VAMPE DEL CUORE INTELLIGENTE.

RISALE QUELLE PERFIDE QUALITA’ L’IDEA
E LE CONSUMA MENTRE LE SVELA
MENTRE VIVE NEL LORO OPPORRE INGIURIOSO CHE SUSSURRA FRA I VELENI.

E GIUNGE INVARIABILMENTE ALLA LORO ORIGINE :
LE POTENZE SUBUMANE INTELLIGENTI SENZA LOGICA.
INTELLIGENTI SENZA PENSIERO.
INTELLIGENTI SENZA SENNO.
LE POTENZE DELLA MINERALITA’ CORPOREA.

ACUTA PROFONDISSIMA MAGIA VOLENTE A CUI IL PENSARE SFUGGE.
E DINANZI A CUI IL PENSARE E’ ORO.

ORO DELL’UNICO BENE.

ORO SOLARE INVITTO.

ORO CHE FOLGORA IL SUO SANTIFICARE.

COSICCHE’ : LI FULMINA L’IDEA.

SCALDA E SMATERIALIZZA QUEGLI ORRORI.

CREANDO -IMPONENDO- RISPETTO DEVOZIONE CALORE AMORE.

SACRO ALONE.

PENSIERI IN CUI SACRO VALORE VIVE : SCUOTONO LE SERPI.

E LE DISPERDONO.

PER ATTIMI SORGE VITTORIOSO IL BENE.

E’ CONSACRARE.

AUREI PENSIERI LOGOS.

FOLGORI DEL SOLE.


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http://folgoperis.blogspot.it/2014/07/ascesi-del-pensiero.html



mercoledì 1 luglio 2009

RISORGERE AL VIVENTE








4/5438
ITALIA DEL LOGOS

I CIECHI TEOLOGIZZANTI NON VIDERO MAI IL SOLE.
NON VISSERO MAI IL DIVINO.
PERCIO’ LO RECITARONO.
INVENTARONO NORME UMANE CHE LO RECITASSERO.

E NEI SECOLI SVILUPPARONO UNA SECONDA MENTE :
SVILUPPARONO LA CAPACITA’ DI OSSERVARE SE STESSI
IN RAPPORTO ALLA SANTITA’ DA RECITARE.

SVILUPPARONO L’AUTO OSSERVAZIONE MEDIANICA.
L’AUTO OSSERVAZIONE VANITOSA.

SVILUPPARONO UN DOPPIO CORPOREO CHE LI OSSERVAVA
MENTRE IMITAVANO I MODELLI DA RECITARE.
MENTRE SENSUALI AMMIRAVANO L’EFFETTO IMPOSTO AI SEMPLICI.

FIN DALL’INIZIO FU ISTERICA FOLLIA.
NELLA CIECA FURIA DELLA SANTITA’ CORPOREA.

LA LEBBRA RAZIONALE INCUBATA DALLE STIRPI
CHE FECERO DELLA CECITA’ METAFISICA LA PROPRIA FORZA
STRARIPANDO OVE NON DOVEVA : AVVOLSE L’ITALIA.

AVVOLSE TUTTI.
SFERA DI CEREBRALITA’ VANITOSA E STERILISSIMA.

NEI DUE MONDI CHIUSE LE VIE AL VIVENTE ATTINGERE CELESTE.
TOLSE SINCERITA’ PROFONDA.
E VIGORE SOVRUMANO AL QUOTIDIANO AGIRE TOLSE.
MEDIOCRITA’ NELL’UMANO SI IMPOSE COME FOSSE CARATTERISTICA PERENNE.

DOMINARONO SOLO COLORO CHE EBBERO VOLONTA’ DAI CORPI FISICI.
SOLO I POPOLI DELLA FISICITA’ DIVINIZZATA.
I TITANICI CARATTERI FORTI DELL’OSCURITA’ BIOLOGICA.

FU LA MALEDIZIONE DELLE FORMICHE VANITOSE.

MA ORA DOPO MILLENNI DI TEMPESTE :
L’IDEA RISORGE NEL VIVENTE E PUO’ SANARE.

RIDARE FORZA METAFISICA AI DORMIENTI.
AFFINCHE’ COSMICIZZATI RISORGANO VIVENTI ALLA MAGIA CELESTE E SACRA.

INIZIA MIRACOLOSA IMPOSSIBILE RESURREZIONE DEL DIVINO AGIRE.
ORO SOLARE FRA GLI UMANI DIVINIZZATI NEGLI APICI D’ETERNO.

SVELATA LA CAPPA CEREBRALE INIZIA A SCOMPARIRE.
INIZIA A RISANARSI.
POICHE’ FOLATE D’ETERNITA’ ATTUATE NEGLI APICI D’IDEA
SI IRRAGGIANO E LA SQUASSANO.

E’ SFIORATA DALLA LUCE LA CEREBRALITA’ OSCURA CHE OPPRIMEVA.
E LA POSSIBILITA’ DEL DEGNO INIZIA A BALENARE NEL PROFONDO.
FRA COSMICHE FOLGORI E METAFISICI ALLORI.

NUMI AGENTI NELL’ETERICO SOLARE POSSONO INFLUIRE SUL REALE
POICHE’ IN LOGOS RISORTI DALL’UMANO CHE LIBERAMENTE VUOLE.
OLTRE CERVELLI SPENTI ED ANIME CALCAREE.

RIASCENDE AI PROPRI LIVELLI SOVRUMANI L’ATTO DELL’IO.
OLTRE LE SPOGLIE MORTE DI CEREBRALITA’ CORPOREE
FARFUGLIANTI LA PROPRIA STASI IMPUTRIDITA.

STRIRPI DELLA FIAMMA CHE NEL CUORE DEL MONDO ARDE DI SACRO AMORE.

STIRPI DEL LOGOS E SUA ARMA.


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sabato 27 giugno 2009

CELESTI GRAZIE



3/5433
ENTITA’ LOGOS

L’OSSEA LUNARITA’ PRIVA DI CALORE.
NUBE DI VANITA’ VAMPIRICA.
LUNARISMO CHE FINGE DI AIUTARE MENTRE CORRODE E RAGGELA.
GLI SCHIAVI DELLE TERREE MADRI.
CTONIE MADRI MOSSE DAL GELO DELLE GROTTE.

L’INVERSO DELLE ETEREE DIVINE GRAZIE
CIRCONFUSE DI CALORE CHE COMMUOVE.

PESANTI TELLURICHE REGINE.
SONO FANTASMI DEL GELO CORROSIVO.

MA ARMONIA SI STAGLIA OLTRE QUELLE RAGGELANTI TRAPPOLE.

E ARDE.
E IRRAGGIA INCORPOREITA’ STRUTTURATA DI SOLO CALORE.
DI PURE ESSENZE SOLARI.
ESSENZE DELLA BONTA’ CHE ERIGE.

VERO PENSIERO NELLA VOLUTA IDEA SFIORA IL CALORE.

PUREZZA ED ESSENZIALITA’ SOLARE.
ETEREO CALORE FIAMMEGGIANTE.
REGALITA’ CHE AIUTA SOLVENDO.

ORO CHE TORREGGIANTE PLASMA.

TANGIBILI ENTITA’ LOGOS.


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domenica 21 giugno 2009

INARRESTABILE IMMATERIALITA'



1/5431
E SORGA INFINE IL SOLE

I PENSIERI DELL’ODIO INFERNALE.
FANATICO E URLANTE.
PENSIERI TANTO POVERI QUANTO ABISSALMENTE POTENZIATI DALL’ODIO.
ARIMANE E CHIUSURE ANIMICHE.
ODIO DERIVATO DAL CONTRAPPORRE CHE STRUTTURA LA MINERALITA’ DEI CORPI.

NIENTE ALTRO CHE IDIOTI.

PERICOLOSI SOLTANTO PERCHE’ RAFFORZATI DA ARIMANE.
MA OTTUSI E INETTI.
VERMI DEL FANTASMA POLITICO.

NON HANNO PIU’ FISIONOMIA.
SONO SOLTANTO ODIANTI ODIOSI MANOVRATI DAL MALE.

MA L’IDEA LI AFFRONTA NEI PROPRI REGNI DI LUCE.

APRE LE CHIUSURE.
IMMETTE USTIONANTE SACRITA’ IN QUEGLI ELEMENTARI PENSIERI.
FORTI SOLO PERCHE’ MINERALMENTE DENSI.

IMMETTE AMORE.
IMMETTE LIEVITA’.
ED E’ TERRIBILE IMPATTO POICHE’ L’ODIO E’ PALPABILE E DENSO.
ED E’ CONSUMARE GLI OSSESSI MEDIANTE FOLGORI E LUCI.

AVE IDEA DEI REGNI CELESTI.
INTOCCABILE UNIRE DA CUI INARRESTABILE LUCE SI GENERA.
SOLA ARMA E SOLO VERO.

E POTENZE DEL BENE –INTENSISSIME- SI TRAGGONO DALL’URTO SOLVENTE.
ED ARGINE SI FA.
AMORE SI CREA.
UNA FRONTIERA -NETTA- SI ERIGE.

IL VERO HA REAGITO.
E POI HA CREATO.
E SONO STRALI DI LUCE.
QUALITA’ DELL’UMANO SOLARE.
ESSENZE DEL VERO.
APICI IN CUI FIAMMEGGIANTE LO SDEGNATO SVELARE : RISANA.

LUCE E CUORE.

E SORGE INFINE IL SOLE .
INTENSITA’ VOLENTE IMPRIME IL VERO.
E VIVENTE PERMEA LE AZIONI NELL’UMANO.

MANIFESTANDO NUOVO IGNEO ACUME.


FK AZIONE SOLARE

giovedì 18 giugno 2009

POTENZA CHE TRAVOLGENDO SANA



2/5397
LUCE CHE SALVA

L’ALLARME IN SENO ALLA BATTAGLIA.
ISTERIE ARIMANICHE FONDATE SUL PUERILE TITANISMO DELLA PICCOLA PERSONA.
TANTO TENACI NELL’ODIO QUANTO OTTUSI NEL PENSIERO.
MESTATORI POLITICI E MELMA.

FUTILI PATOLOGIE DELLA RABBIA CEREBRALE
DIETRO OGNI LORO FOLLIA.

FORTI SOLO DELLA MALVAGITA’ CHE SI ESTRAE DAI CORPI.
DALLA MINERALITA ABISSALE.

PERVERSI PENSIERI PER SPONTANEA IDIOZIA.
PERVERSI PENSIERI PER L’INDOLE IDIOTA.
PERVERSI PENSIERI PER LUGUBRI IENE DEL NULLA.

MA L’IDEA INCONTRA QUELLE ABOMINEVOLI MENZOGNE.

FRONTEGGIA I GUAI GLI ERRORI E LE CATASTROFI.
INNESTA CALORE GLORIA E SACRITA’.
SOLLEVA CORTINE DI LUCE.

ED I MALVAGI ARRETRANO.

UN ARGINE DI LUCE SI E’ CREATO.
POTENZA SOVRUMANA CHE RIESCA A FERMARLI PER SEMPRE.
CHE RIESCA A INFRANGERE QUEL FOLLE ENERGISMO.
CHE RIESCA A REDIMERE.
MENTRE LI CONSUMA E LI TRASMUTA.

NEL POTERE DELL’ESSENZA CHE ANTICIPA GLI ORRORI E LI CANCELLA.

FUOCO DEL VIVERE RUGGENTE IN CIO’ CHE MAI SI REALIZZERA’ POICHE’ SANATO.



HELIOS FK AZIONE SOLARE.

domenica 14 giugno 2009

ARMONIE E AMORE



3/5398
GERMOGLI LOGOS

GLI ODIANTI DEL CAOS.
OSSESSI CEREBRALI LA CUI FURIA E’ SENSUALITA’ IRRAZIONALE.
LE LORO POSIZIONI IDEOLOGICHE SONO STAMPELLE PER SORREGGERE IL VUOTO.
VUOTE ANIME ESSENDO.
EMPIENDOSI DI SENSAZIONI NERVOSE.

LA RABBIA E LA NOIA.
GORGHI DI TENEBRA OTTUSI.

IDEA CHIARAMENTE LI SCORGE NEI LORO SLANCI DI ZOLFO.
NELLA CRETINAGGINE GRIDATA.
NELL’URLO DELLA BESTIA CHE AMMIRA LA PROPRIA RABBIA.

LI SCORGE L’IDEA E IMMETTE LA SUA IMMATERIALE GLORIA.
LA SUA IMPOSSIBILE LUCE.
LA SUA LIEVITA’ CHE FOLGORA.
LA SUA SOFFERTA PRESENZA CHE ANNIENTA IL MALE.
LA CONQUISTATA ARMONIA.
IL VOLTO SACRO.
IL CUORE DEL RISPETTO.
L’ANIMA LAVATA AL GIORNO DEL FULGORE.

ED UN INFERNO MUORE.
MENTRE TERRORIZZATO GEME L’ORRORE.

E LUCE SI FA.
ARGINE E CALORE.

GERMOGLI LOGOS.



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mercoledì 10 giugno 2009

PURO SOLE



ASCESI DEL PENSIERO E VERA GIOVENTU’


1/5086
GIOVENTU’ SACRA


LA PROFONDISSIMA CORRENTE DELL’INSINCERITA’.
E’ LA MOLLA DELL’INVECCHIARE.

INFERO PATTO INCONSAPEVOLE
CON LA ZONA DELLA MENZOGNA.

NON SI CREDE PIU’ VIVENTEMENTE UNITI AL SOGNO CHE CI INNALZA.
A NULLA PIU’ E’ CONCESSO OTTENERE IL FUOCO DEL RISPETTO SACRO .

MENZOGNA RESPINGE NELLA SPENTA CENERE
OGNI ANELITO VIVENTE.
OGNI ANELITO CHE MUORE.

CEREBRALITA’ RETORICA NUTRE SE STESSA NEL FANGO CHE L’OPPRIME.
INABISSANDO ULTERIORMENTE LE MENZOGNE DELL’UOMO DIVENUTO CANE.


E LI’ -SULL’ORLO DELLA MENZOGNA-
TERMINA LA GIOVENTU’.

E’ LA SCONSACRAZIONE.

ACIDA E GIALLASTRA ZONA ODIOSA DELL’INFERO MENTIRE.
TUTTI –ATTRAVERSANDOLA- PERDONO L’ANIMA.

MA QUANTO PIU’ GRANDE E’ STATO L’IMPETO GIOVANILE
IL SUO IDEALISMO FIAMMEGGIANTE
TANTO PIU’ VASTE SCORTE DI SACRITA’ RALLENTANO L’INVECCHIARE.

ED INFINE GIUNGE L’ASCESI DELL’IDEA.

LA FOLGORE IMPOSSIBILE.
IL PERENNE RINVERDIRE.

ARDONO LE SERPI OCCULTE DELLA MENZOGNA.
RICONSACRAZIONE AVVIENE PER ATTIMI LAMPEGGIANTI
NEL SACRARIO IMMATERIALE IN CUI L’IDEA SFIORA IL PROPRIO CONCEPIRE.

FUOCO DI RAREFATTISSIMA GIOVENTU’.
ETEREA ETERNA GIOVENTU’ ATTINTA FRA LE STELLE.
AUREE STELLE ETERICHE DELLA VOLONTA’ CHE ARDE NEL CONCETTO.

PURISSIME STELLE IN CUI STRENUAMENTE INSEGUITO
L’UNIRE LOGICO RISPLENDE DI ALEGGIANTE ETERNITA’.

E’ ORO E RICONQUISTA.

FLUTTUANTE APICE DI PURA SINCERITA’
OTTENUTA NEL PENSARE IN CUI ARDE IL VOLERE

PURO SOLE DELL’IO CHE ILLUMINA IL DESTINO.
E LO IRRORA DI OCCULTO ORO CHE LO MUTA.

AVE GIOVENTU’
FUOCO DI SINCERITA’ IN ETERNO RINNOVATO.

PURO SOLE.

HELIOS FK AZIONE SOLARE









DEDICATO A MASSIMO SCALIGERO ED ALLA SUA OPERA .
ED A UN SUO LIBRO IN PARTICOLARE :

“LA LOGICA CONTRO L’UOMO” ( ED TILOPA ROMA )


domenica 7 giugno 2009

IN NOME DELLA LUCE






1/5081
FUOCO ESSENDO

IL FUOCO CHE DALL’ALTO SI DISPIEGA :
MORDE E CONSUMA GLI ARIMANICI ORRORI DEI VERMI.
DEI PICCOLI ED INFIMI NEGATORI OSSESSI.
RESI GIGANTI DALLE NEBBIE DEL MALE.
I ROCCIOSISSIMI NEGATORI DELLA LUCE.
SCHIERE E SCHIERE DI ISTERICI VERMI DELLA ROCCIA INFETTA.
INETTI CHE SVETTANO PER L’IMMENSO RANCORE CHE ALBERGANO.

MA IL FUOCO SI DISPIEGA.
DISTENDE LE SUE ALI.
PROMANA LE ARMONIE CHE ACCECANO LA SERPE.
EFFONDE LE QUALITA’ INCENDIARIE.
LE CELESTIALI NOTE DELL’INCANTO CHE REDIMONO E TRASMUTANO.

ED E’ UN’ORRENDO SCAVARE IN NOME DELLA LUCE.
LUCE ESSENDO.
SPLENDENDO DI CELESTE AMORE.

AVE VIRTU’ DELL’ORO.


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sabato 30 maggio 2009

L'ESSENZA DEGLI DEI



L’ESSENZA DEGLI DEI


POTENZE CAPACI DI IMPRIMERE LA PROPRIA SUPERIORE DEGNITA’.
POTENZE PIU’ CHE UMANE CHE IN ALTO MANIFESTANO UN VOLERE.
POTENZE INTELLIGENTI CHE IMMERSE NELLA VOLONTA’ COMBATTONO.

LORO CAMPO DI BATTAGLIA E’ L’UOMO
MEDIANTE IL QUALE AFFERRANO LA LIBERTA’ DEL COSMO
E LA TRASFORMANO IN ARMA DELLA LUCE
PER SCOLPIRE IL CREARSI DEL REALE
AFFINCHE’ CONFORME AL LORO AMORE SI MANTENGA E SIA .

MEDIANTE LIBERTA’ L’UOMO CON ESSI CONFINA.
NELLE ZONE ALTE E NOBILI DEL PROPRIO CONCEPIRSI SOVRUMANO
VEGGENTE O INCONSAPEVOLE STABILISCE PATTI DI ALLEANZA.

PATTI DI MANIFESTAZIONE DI POTENZE.
ATTI DI CREAZIONE DI VALORI NUOVI PERENNEMENTE DA RICONFERMARE.
FRATERNITA’ NEL DEGNO SI INNALZA E ARDE
ACCOMUNANDO UOMINI E DEI NELLA PERENNE LOTTA
CHE FRAGOROSA RICREA CONTINUAMENTE IL MONDO REALE

GLI DEI SONO ARMONIE CHE L’UOMO
TEMPORANEAMENTE FRA ESSE ASCESO
INCARNA ED ESEGUE CONOSCENDO.

MENTRE IL SORRISO DI ESSENZE SOVRUMANE
CHE SONO DEI NELLA MILITANZA ETERNA ASCESI
ARMA E SOSTIENE UOMINI RISORTI
NELLA POSSIBILITA DI ACCOGLIERE FRA LE DIVINE SCHIERE
CHI SIMILE AD ESSI DIVENGA E SI TRASMUTI.

AFFINCHE’ PERENNEMENTE LUCE TRAGGA DALL’ABISSO CHE SI ADDENSA
LE SINFONIE SOLVENTI CHE LACERANO L’OCCULTA ROCCIA
E PORTANO IL MONDO REALE IN PROSSIMITA’ DEI CIELI.

UNICO LUOGO IN CUI L’UOMO
UCCIDENDO LA BESTIA
PUO’ VIVERE SCEGLIENDO CONTINUAMENTE IL BENE.
ATTI DI LIBERTA’ DELL’IO
VOLUTI SEPARANDO COSCIENTEMENTE GLI INFERI DAI CIELI.

ENTITA’ DELL’ABISSO CONTINUAMENTE VENGONO TRAVOLTE
POICHE’ L’UOMO REINNALZANDOSI FRA EROICI DEI
CONSUMA L’OSCURITA’ CREANDO LUCE.



HELIOS FK AZIONE SOLARE








domenica 24 maggio 2009

VOLONTA' IMMATERIALE





SULL’ASCESI DEL PENSIERO


Prendiamo un significato espresso in parole all'interno del nostro pensare,ossia la dove siamo sul punto di tradurlo con la voce,se risaliamo un poco più in alto all'interno della nostra mente tale significato non è presente in noi come discorsivismo ma come sintesi o concetto,ossia è un significato sul punto di tradursi in parole ma non è parola,è il senso di ciò che poi andremo ad esporre,è un livello di pensiero in cui noi ci muoviamo mediante significati e mediante nessi unitivi fra un concetto e l'altro,a tale livello già non si pensa a parole ma mediante velocissime sintesi,a tal punto se noi togliessimo l'attenzione al significato di ciò che stiamo pensando e provassimo a contemplare il potere che tiene uniti i concetti fra loro, noi potremmo avere esperieza del potere che in noi intellige,ma ancora di più : il livello in cui noi tentiamo di contemplare tale potere è un attimo di presenza a noi stessi in cui per essere coscienti siamo immersi nella volontà pura.

L'ipotesi da verificare è che in quegli attimi in cui si tenta di contemplare una sintesi di pensieri,ci si trovi avvolti dal Valore Sovrumano che è la trascendenza dell' IO ,trascendeza che è scesa dai cieli in cui in antico era viventemente contemplabile,e che si è fatta immanente,congiunta all'IO dell'uomo.

Ipotizzando che il lato sovrumano dell’Io in tali apici possa gradualmente manifestarsi come potenza spirituale agente nel mondo,ipotizzando che questa sia la sola via magica praticabile dall’uomo attuale,ipotizzando che questo sia il “rito” dei nuovi tempi, sarà possibile concepire L’idealismo filosofico occidentale come la preparazione a tale esperienza e l’anelito ad essa.


Rimane da verificare se tale impresa di contemplare il pensiero mentre racchiude in se un significato senza ancora tradurlo discorsivamente,sia una via praticabile realmente operativa,ossia realmente sovrumana.

Il verificarlo -ossia tentare di contemplare il pensiero mentre mantiene in sè un concetto- diventa dimostrazione a se stessa, diventa esperienza di un livello dell’Io in cui si è gradualmente oltre l’umano comunemente considerato.

E TALE È IL TENTATIVO DI ESPERIENZA DELLA VERITÀ CHE NOI ADDITIAMO IN BASE ALL'INSEGNAMENTO DI R.STEINER (LA FILOSOFIA DELLA LIBERTA') E DI M.SCALIGERO (TRATTATO DEL PENSIERO VIVENTE).LO ADDITIAMO COME VIA DA VERIFICARE ASCETICAMENTE.


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domenica 10 maggio 2009

ASCESI DEL PENSIERO parte 2


ASCESI DEL PENSIERO
PARTE 2 :


LA VIA DELLA POTENZA


Capitolo 1
La concentrazione del pensiero fa appello ad una zona di determinazione interiore che è la chiave della potenza, sia nell’analisi dell’oggetto creato dall’uomo, sia nella contemplazione della sintesi dei pensieri dipanati attorno all’oggetto , si attinge ad una zona di decisione interiore che è crogiuolo di potenza.
Fissare l’attenzione pensante su di un oggetto insignificante e banale fabbricato dall’uomo e poi contemplare – o tentare di contemplare, il che è lo stesso – tutti assieme i pensieri sviluppati intorno all’oggetto è sviluppato una volontà di attenzione cosciente fluente tramite i pensieri che è potenza.
Potenza dell’Io.
Potenza di determinazione.
Potenza di decisione.
Una individuale potenza di decisione che è asse interiore di fedeltà, di consacrazione, di dedizione al vero.
In antico tale potenza di decisione - che è consacrarsi ad un valore – poteva venire e veniva sollecitata ed eretta grazie alla spontanea capacità evocativa del sentire, dei sentimenti, dell’anima che sapevano “toccare” valori ideali (entità viventi) e dall’ardore che tale contratto accendeva, si enucleava forza di decisione interiore, la capacità di votarsi completamente, di consacrarsi del tutto ad un compito scelto in conformità a quei valori.
Ed era l’idealismo innato e spontaneo degli antichi.
Presente in tutti gli antichi, seppure in vario grado e misura, ed è una possibilità esaurita che non può essere imboccata in senso ascendente.
Ed è una via morta.
I mistici ed i cavalieri medievali agivano in questa direzione e da essa traevano forza.
Ma l’anima in essi era sana, forte, vigorosa, capace di orientarli nel mondo etico dei valori, capace di spietrificare le dottrine ed i simboli religiosi poggiando su essi la propria capacità intuitiva e morale, capace di sentire le qualità ideali come buone e sane o come cattive e malate.
Un’anima vasta e generosa splendente di un contatto emotivo per le qualità che sorreggono il mondo.
Un’anima che nell’unificare l’uomo secondo gli eterni valori non incontrava barriere celebrali.
La nascita del pensiero cerebrale moderno – ossia di un pensiero privo di intuizioni morali, capace di dipanare nessi logici soltanto razionali, capace di articolarsi in virtù di un intrinseco canone logico interno al pensiero e sordo ai suggerimenti evocativi dell’anima ad esso esteriori – ha segnato la fine, lo strangolamento, la morte dell’anima come organo di conoscenza innata e di orientamento spontaneo.
La barriera cerebrale è quanto si è sviluppato nell’uomo moderno e ha dato origine all’attuale civiltà agnostica e priva del sublime (del Divino).
E’ la solitudine – nei migliori è l’angoscia – che ogni uomo moderno sperimenta all’interno dei propri pensieri.
E’ la solitaria potenza razionale in cui ciascuno sa – più o meno consapevolmente – di essere separato da tutto e da tutti, dal vivente, dalle certezze ultime, da un reale rapporto con l’Eterno, con l’assoluto, col sublime, col superumano.
E’ l’isolamento all’interno della propria potenza concettuale, una vera e propria barriera che sa solo scomporre in pensieri razionali ogni aspetto del mondo e degli altri, che sa solo ricomporre in cerebralismi privi di slancio e di spontaneità il mistero dell’esistere, che sa solo parlare, pensare a parole, quando si vorrebbe provare amore o pietà, coraggio o dolore, amicizia o tripudio, ossia quando si tenta il collegamento unificante con una qualità, con un valore vivente super razionale.
La barriera cerebrale è un potere di pensiero che isola da tutto e da tutti, un deserto, un nulla puramente logico in cui ciascuno è solo, in cui ciascuno è libero, in cui ciascuno può disporre di se ed è responsabile di quanto compie.
Gli antichi erano meno liberi.
Mancando – poiché in via di svilupparsi – la barriera cerebrale, un orientamento riguardo al senso della vita era spontaneamente fornito dall’anima.
Mai un antico ha avuto problemi esistenziali.
Non avrebbe potuto.
Vi furono antichi che scelsero il male, ma – in occidente – la loro visione del male era sorretta dalla comprensione animica del bene, sapevano di compiere il male nella visione di un bene che sapevano esistere, che conoscevano, che sapevano di trasgredire, di tradire, di offuscare ma che esisteva, e che veniva da loro percepito.
Sapere di compiere il male non è compierlo fino in fondo, poiché una visione animica del bene ne è alla base e ne crea il rimorso, la nostalgia del celeste, una dilacerazione interiore che impedisce di demonizzarsi, di corrompersi del tutto.
Percepire il bene compiendo il male è compierlo in uno stato di relativa ingenuità.
Gli antichi erano ingenui.
Qualunque atrocità abissale da loro commessa – e ne commisero molte – è paragonabile alle perfidie (a volte atroci ) dei bambini: sono compiute in stato di inconsapevolezza parziale di semicoscienza, di ingenuità sostanziale, il bene può rifiorire in ogni istante facendovi appello, il male non è mai definitivo.
Le atrocità ma soprattutto i superbi splendori degli antichi rientravano ancora in una “economia dei divini”, in uno scontro tra potenze ideali, tra Dei che agivano tramite le anime degli uomini, la cui responsabilità interiore – che comunque vi era – era minore di ora –
In Occidente ad ogni antico – dopo la venuta del Cristo – era innata la sensazione, il calore, il sentimento, la percezione animica del bene ( di ciò che è universalmente il bene, la potenza solare che tutto sorregge ) sia che vi aderisse – secondo le proprio possibilità – sia che vi rinunciasse per desiderio di vita.
Comunque agisse sapeva del bene.
Spontaneamente la forza del bene fluiva in tutti.
E quindi uno stato di ingenuità – ossia un potere di redimersi, una forza del rimorso – obbligava tutti a non potersi incattivire del tutto , obbligava tutti a vedere comunque, a vivere comunque, a percepire comunque il bene.
Poi l’avvento della barriera cerebrale.
L’avvento dell’uomo solo, che dipende da sé, dai propri pensieri astratti – perché incapaci di vedere il mondo quale è: sorretto dal bene e assediato dal male – pensieri che proprio in quanto astratti (ossia ciechi verso le potenze morali del mondo ) sono liberi.
Liberi di restare astratti (ossia di incattivirsi) o di superare l’astrattezza.
Liberi da ogni percezione obbligata – perché spontanea – del bene e quindi capaci di compiere il male peggiore: quello completamente estraneo ad ogni percezione del bene, quello la cui scelta ricade completamente sulle responsabilità individuali, quello privo di ingenuità, privo di rimorsi, arido, consapevole, tetro, convinto di sé.
Un male diretto, privo di scrupoli, convinto della propria potenza che è potenza di non essere più umano.
Il male del pensiero astratto che non vuole saperne di vincere la propria astrattezza, di riattingere all’eterno, al vivente, agli eterni valori, che vuole continuare ad inebriarsi dell’assenza di vincoli morali che la astrattezza fornisce, che vuole restare quale è, irrimediabilmente vincolandosi sempre più al subumano.
Questo male può essere vinto.
Deve essere vinto.
La barriera cerebrale isola da ogni percezione obbligata del bene (e quindi anche da ogni percezione del male, poiché la percezione del male può sorgere solo dal paragone col bene), la barriera cerebrale è una nebbia molto intelligente che può giostrare con i concetti in maniera tanto abile quanto errata, è come possedere un grande potere di comprensione intellettiva senza riuscire ad avere realtà viventi da comprendere, senza avere “materiali” su cui esercitare, su cui usare tale potere; pertanto è un potere che gira a vuoto, che non afferra nulla, che vorticosamente accelera la ginnica intellettiva nell’astratto.
Tale potere intellettivo astratto, proprio in quanto tale ha come costante sottofondo semiconscio la sensazione di soffocare.
Si tratta della percezione semiconsapevole del potere cosciente, dell’enorme potere di intelligenza individuale che ci si trova a dover amministrare e che d’altra parte non riesce ad afferrare nulla, non riesce ad afferrare entità, realtà capaci di soddisfare la sete di potenze reali nelle quali immettersi tramite il pensiero.
E’ come essere intelligenti nel punto zero di tutti i valori.
C’è l’intelligenza ma mancano i valori sui quali poggiarla.
C’è l’intelligenza ma manca il terreno, la realtà su cui poggiarla.
C’è l’intelligenza ma non c’è nulla che possa nutrirla.
Tale è la situazione iniziale dell’uomo moderno.
Si è intelligenti nella totale sterilità di un mondo e di una vita che sembrano privi di senso, scopo, mete.
Tale intelligenza può compiere una sola azione: contemplare se stessa.
Può compiere unicamente l’ascesi del pensiero.
La tecnica della concentrazione.
Nel punto zero di tutti i valori, un solo valore resta: il potere che permette di accorgersi di tale vuoto.
L’acume pensante.
In cui già è presente – inespresso – il bisogno, ossia il ricordo di una realtà capace di dare un senso alla vita.
Il bisogno di una realtà di cui il deserto è la mancanza e la negazione.
Ed è la via della potenza.
La via dell’impossibile potenza.
Poiché all’intelligenza astratta appare impossibile superare il deserto, pur riconoscendone l’esistenza, pur soffrendone la presenza.
Ed invece la potenza capace di spezzare il deserto gli è interna: è la potenza che permette ai concetti di concatenarsi tra loro.
E’ la potenza che permette di muoversi entro i pensieri.
E di una forza si tratta.
Di una potenza.
Una realtà che è oltre ogni barriera razionale.
Oltre ogni morte aridità.
Oltre ogni deserto.
La via della Potenza.


Capitolo 2 – La Fonte

Se vi è sufficiente acume per accorgersi del deserto:
Se vi è sufficiente limpidità per soffrirne:
Se vi è sufficiente vastità intuitiva per comprendere che si è sull’orlo di un abisso razionale incolmabile:
Allora la potenza può essere ipotizzata.
Si può giungere a sospettare che l’estrema capacità intellettiva è in se una forza.
Ed è in se l’unica vita in una sfera di morte conoscitiva.
Ed è la via dei tempi attuali.
L’unica via.
Il passo ulteriore è viverla questa potenza.
Percepirla.
Elevarsi ad essa.
Abbeverarsi al suo fluire.
Ed è la tecnica della concentrazione.
Indicata da Massimo Scaligero.
Donata da Massimo Scaligero.
In base agli insegnamenti di Rudolf Steiner.
Poiché tentare di contemplare la sintesi dei pensieri usati per descrivere un oggetto, è in definitiva finire per contemplare la forza che li tiene uniti, la forza che tiene unito il senso, il significato che essi sono.
Tale forza è la vita.
Dapprima appunto potrà essere concepita solo come una potenza ma sperimentata che sia, essa col tempo si disvelerà come un valore che vive.
La potenza si svelerà: vita superiore.
Vita.
Valore in cui l’intelligenza ed il puro sentire divengano tutt’uno.
Valore in cui l’intelligenza svela la propria anima eterna.
L’impossibile.
Ciò che all’interno della barriera razionale appare impossibile diviene realtà: l’anima eterna cui gli antichi si abbeverarono tutti, è intima al pensiero, è intima alla potenza che permette di pensare e di muoversi nei pensieri.
Ed è la progressiva morte di ogni deserto.
E’ superare l’abisso razionale.
E’ riuscire a respirare oltre ogni soffocamento.
Poiché ora l’intelligenza ha veramente ciò su cui immettere l’enorme acume che prima dispiegava unicamente per dubitare e per soffrire del vuoto.
Ed è proprio questo il senso del deserto e della barriera razionale: che tutto rivelandosi vuoto e privo di scopo, permette in quella suprema nudità sofferente di accorgersi della nuova vita che albeggia là ove si riflette sul vuoto, là ove si diviene coscienti del nulla.
Tale nuova vita è una potenza che può logicamente essere ipotizzata.
La potenza del proprio muovere entro pensieri che sanno di essere giunti là ove ogni ulteriore riflettere sul mondo, sulla vita, sui valori è un barare con se stessi.
Ogni pensiero può essere errato o irreale ma indubitabile è la realtà di ciò che li concatena e li fa muovere.
Una potenza.
La potenza.
La fonte di vita.
Nella sintesi della concentrazione essa affiora.
In quello sforzo.
Nello sforzo di mantenerla.
Nella lotta interiore che si sviluppa per continuare a contemplare la sintesi.
Tale lotta, tale sforzo impegna il più intenso acume di pensiero, poiché si ha a che fare con un ente che si è manifestato tramite l’oggetto analizzato, ma che non ha nulla a che vedere con esso, in quanto ciò che si finisce per contemplare è il mistero del prodursi dell’intelligenza in un uomo.
Si finisce per contemplare ciò che in noi è il mistero del nostro essere individui raziocinanti.
Si finisce per contemplare il potere che in noi si fa intelligenza individuale.
Si entra in contatto con il mistero della nostra vita cosciente. Tale mistero è una potenza in cui sottile ed impalpabile vive il sentire, l’eterno sentire, l’anima eterna del solo valore, la fonte eterna di ogni verità.
Una fonte oggettiva universale, valida per tutti, seppure individuale e sperimentabile unicamente all’interno del proprio pensare.
Ed è la via della potenza.
La potenza di ritrovare l’anima eterna.
Il sentire.


HELIOS FK AZIONE SOLARE


BIBLOGRAFIA :
RUDOLF STEINER- LA FILOSOFIA DELLA LIBERTA’ (EDITRICE ANTROPOSOFICA)
MASSIMO SCALIGERO –TRATTATO DEL PENSIERO VIVENTE (TILOPA ROMA)
MASSIMO SCALIGERO- LA TRADIZIONE SOLARE (TESEO ROMA)
MASSIMO SCALIGERO- LA LOGICA CONTRO L’UOMO (TILOPA ROMA)

venerdì 8 maggio 2009

ASCESI DEL PENSIERO


LA VIA DELLA VERITA’







A RUDOLF STEINER. A MASSIMO SCALIGERO.
MAESTRI SOLARI





ASCESI DEL PENSIERO



Cap. 1 La verità


La Verità esiste.

Eterna e una.
Reale e tangibile.
Pura ed assoluta ma al tempo stesso continuamente applicabile alla realtà contingente che da impura e relativa può approssimarsi ad essa sino a livelli supremi.
E tale è il compito dei tempi attuali.
Manifestare la Verità.
Farla fluire nel mondo tramite la propria persona
Accedere ad essa secondo i propri compiti e le proprie possibilità.

Ma non occorre cercarla –essa già esiste continuamente sfiorata e perduta dall’uomo che pensa- ciò che occorre conquistare è quella purezza,quella assenza di desideri consci e semiconsci,quella serenità di anima e pensieri che permette di scorgerla.

La Verità è ciò che si vede e si sa e si decide quando si è tanto coscienti e tanto puri da poterla concepire.

Non è un concetto o una dottrina o una ideologia da ripetere in branco,ma una luce intuitiva della coscienza capace –purchè pura- di concepire in prima persona ciò che è giusto e ciò che non lo è in rapporto ai propri compiti ed alle proprie capacità.

L’uomo continuamente sfiora questa luce,questa possibilità,questa potenza di retto giudizio che è implicita ad ogni pensiero,ma anziché ascendere sin ad essa,la ricopre dei propri “desideri interiori” e la degrada,la opacizza abbassandola al livello di opinione,di ciò che desidera che sia,di ciò che la sua conformazione caratteriale ed animica pretende che sia.perciò stesso perdendola.

I concetti,le ideologie,la cultura,le dottrine,gli ideali non sono la verità (e pertanto impararli cerebralmente a nulla vale) ma solo (e nel migliore dei casi,invero attualmente rarissimo) il prodotto di quella rarefatta,siderea dimensione di supremo equilibrio interiore e di lucida,cosciente trasparenza intuitiva che sola,aformale,eterna,archetipica,vuota è la Verità,e che è essa da conquistare, non i suoi prodotti dialettici,discorsivi,utilizzabili soltanto come appigli intuitivi per introdurvisi.

In questi termini la Verità è una con l’elevazione della persona e l’errore è il degradamento di essa al proprio livello umano,per quanto nobile o erudito o artisticamente acuto esso possa essere.

La via della Verità passa attraverso il troncamento,il superamento in alto dei propri limiti umani.

Niente altro.
Senza scampo.
In suprema nudità.

La Verità è vuota e non può essere analizzata.

E’ una luce di purezza interiore cui solo chi ascende può attingere,ed al cui chiarore soltanto si possono concepire idee conformi a giustizia,realmente incidenti sulla realtà,realmente morali.

E’ uno stato d’essere,non una documentata analisi.
Una siderea dimensione interiore,non una consolante dottrina.
Una luminosa qualità d’animo e di mente,non una monumentale teoria economica.

E’ inoltre un apice umano che ha in se stesso la propria ragione d’essere ,che E’ senza dipendere da nulla altro,che occorre conquistare di per se stesso e non per le eventuali applicazioni intuitive che dall’alto di quella luce possano venire concepite,formulate,decise ed applicate alla realtà, in quanto la Verità è già agire sulla realtà,è la riconnessione (seppure temporanea e continuamente da riconfermare) dell’umano con la propria realtà originaria che compete ad ogni uomo secondo le proprie capacità e possibilità.

La Verità è la condizione normale dell’uomo.

Una assenza di desideri e di velleità naturalistiche insorgenti dalla componente semplicemente razziale,soggettiva,emotiva che è il rifiorire dell’IO umano al livello di nudità in cui soltanto è realmente libero,o in cui soltanto può iniziare ad esserlo,e dal quale soltanto può trarre indirizzi di azione e di decisione realmente giusti perché liberi e quindi morali.

La via della Verità non è prefissata (e nessuno può studiarla cerebralmente o fideisticamente recitarla mediante dogmi o testi sacri rivelati o ciechi e intoccabili materialismi dialettici che tutto credono di spiegare lasciando immutata ed immota l’interiorità umana) ma è un compito di lucente,silenziosa,nobile ascesi interiore individuale,a cui nessuno può sottrarsi, poiché ognuno è veramente se stesso solo fra le vette del proprio assoluto e soltanto fra i ghiacci e le aurore interiori di quelle ascese è riposta la purezza animica e la luce intuitiva che è il proprio OGGETTIVO spiraglio sull’unica Verità.

Tale il compito.
La meta.
La conquista.

La Verità è una, molteplici spiragli su essa non potranno (non possono) che accordarsi fra loro,seppure raggiunti a livelli diversi e tradotti in concetti diversi.

Soltanto l’errore (la verità corrotta) può dividere, la Verità è universale,è un assoluto umano,è una condizione di chiarezza interiore che non può non unire secondo la realtà effettiva delle cose.

Il resto è solo ottundimento,sublimazione erudita,poetica,visionaria del soltanto umano,delle svariate componenti che sono diverse (più o meno nobili) per gradazione,intensità,qualità,in ogni uomo e che ne rappresentano soltanto il limiti,la componente subpersonale da superare e non da codificare dialetticamente,politicamente,religiosamente.

La Verità è in alto (nuda,pura,incorruttibile) e con essa è impossibile barare,così come è impossibile esaurirla in un dogma o in una filosofia, ad essa si può solo attingere elevandosi fra le vette delle proprie migliori qualità,che solo a tali altezze possono valicare i limiti del soltanto umano,iniziando a trasmutarsi in qualche cosa di oggettivamente,di universalmente valido,reale,operativo.

Così come fra uomo e donna quando fiorisce vero amore permeato di offerta interiore,di volontà di consacrazione reciproca,di dedizione interiore, l’archetipo di comportamento,la legge interiore,l’evidenza della realtà “amore” è identica per ambedue i componenti la coppia,o per ogni coppia che ascenda a tali livelli, altrettanto simile per ognuno è la realtà della Verità quando ad essa si voglia realmente ascendere,anziché subire il desiderio psicofisico di abbassarla a se stessi quali ci si trova ad essere per conformazione,sensibilità,predisposizioni innate, o sopraggiunte (imposte) tramite il caos contingente.

La Verità non è soggettiva e molteplice.
E’ una.
Sempre la stessa.

Ciò che è molteplice,multiforme,contraddittorio,opposto sono i veli che la alterano,le deformazioni di essa,le brame subconscie che la incrostano e che per poter esistere,comunque attingono ad essa come filtri sempre più opachi e plumbei di un’unica, incolore,siderea luce.

Rimuovere i filtri è ritrovare l’aurora che essi in vario grado e misura rendevano crepuscolo.

La via della Verità implica il superamento di se stessi,dei propri limiti,delle proprie (sempre meschine) velleità, e quanto più ci si libererà (purificherà) da essi (sempre più incenerendoli) tanto più come nuda evidenza oggettiva la realtà delle cose,un nobile criterio di giudizio,un cosciente intuito sicuro riguardo a ciò che è giusto,affiorerà come asse interiore fra le trame dei propri pensieri,illuminandoli.

E nei pensieri,nel proprio pensiero è l’inizio,il cardine,il campo di battaglia della via verso la Verità.

E’ nei pensieri che la luce di retto giudizio viene ad incontrarsi con le insorgenze automatiche della natura,del subconscio,delle predisposizioni emotive e caratteriali appartenenti alla “impalcatura organica” cui tale luce è innestata per trasmutarle in alto o per subirne la corruzione (l’oscuramento) qualora tale trasmutazione non avvenga.

L’Io dell’uomo è l’arbitro di questa lotta,colui a cui spetta la decisione di tale trasmutazione ed il compito di effettuarla.

L’uomo può essere concepito come una “impalcatura organica” evocatrice di sensazioni su cui è innestato un principio di luce conoscitiva che sono i pensieri, i quali “specchiandosi” nel corpo (individuandosi mediante esso,l’impalcatura organica) permettono che un Io individuale sorga.

L’Io umano è conseguente ai pensieri, è tramite essi che un Io può sorgere ed innestarsi su questo piano di realtà,ed una individualità umana agire.

I pensieri non sono soggettivi,sono una pura,oggettiva,impersonale capacità conoscitiva che può venire soggettivizzata e quindi falsata,appunto dal mescolamento (oscuramento) che la componente biologica,emotiva,naturalistica (filtrandola impuramente) può operare se l’Io non agisce ma si limita a subirla.

L’Io,l’uomo,è il ponte e l’arbitro fra la Verità ed il degradamento,la corruzione di essa.

Liberare i pensieri dalle brame sub-semiconscie della propria natura equivale all’affiorare graduale della Verità,poichè una pura capacità conoscitiva riaffiora per l’Io al livello in cui essa inizia a ritornare tale,e l’Io dell’uomo è l’unica ragione per cui tale processo può avvenire,tale urto verificarsi,tale possibilità presentarsi.

La Verità già esiste (Eterna, Atemporale, Vivente, Una) essa determina comunque anche le leggi biologiche (fisiche ed iper fisiche,sottili) che reggono l’impalcatura organica, l’unico elemento libero,autonomo,non determinato di tale processo e per il quale tale processo accade ,si manifesta,è l’Io dell’uomo (l’ago della bilancia del creato) che può elevarsi ai vari livelli di tale Verità e da tali altezze manifestarla coscientemente,reinserendola operante e folgorante al livello di realtà in cui si trova ad esistere, oppure mancando a tale compito (ascesa) può corrompere tutto il piano di realtà (spirituale,sociale,fisica) che da lui dipende e che da lui attende conoscenza,edificazione,attività sacrale.

I pensieri sono l’inizio,è tramite essi che l’Io sorge a coscienza di sé ed è tramite essi che si ricollega al mondo ed è tramite essi che potrebbe raggiungere (concepire) spiragli sempre più vasti di Verità.

La purificazione può principiare solo nel pensiero.

Il pensiero non è ciò che si pensa ma ciò che permette di farlo,un principio di pura lucidità conoscitiva che può essere potenziato,liberato,purificato,oppure ottenebrato.

Il pensiero è la capacità impersonale di concepire le cose,non il concepito,il formulato,il pensato che ne costituiscono il prodotto soggettivo.

L’atto del pensare (continuamente folgorante la mente) avvenendo si trova innanzi un potenziale di innatismi e predisposizioni caratteriali,di desideri consci e semiconsci,di convinzioni e schematismi culturali imparati (letti o sentiti) ma raramente pensati in prima persona (di prima mano) che immediatamente lo vincolano,lo ottenebrano,lo guidano verso formulazioni cui fornisce vita ma in cui si “sporca” , perdendo la possibilità di retta intuizione che sorgivamente (se avesse trovato una mente ed un animo puri) portava con sé come possibilità e potenza, e l’Io a tal punto (per debolezza di pensiero) non può fare altro che fornire la propria individualità ,ossia la recitazione di un soggetto agente per “proprie convinzioni”, a tale processo meccanico,subpersonale e cieco.

Il caos dei tempi attuali non ha altra origine.

Tale abdicazione del pensiero avviene sistematicamente nella generalità umana (salvo rare eccezioni) variando solo le forme di apparire ed i livelli di intensità e di degradamento di un unico generale stato di dipendenza interiore dell’uomo rispetto alla propria inferiore natura biopsichica.

Nessuno dei massimi esponenti della cultura attuale (ufficiale o rivoluzionaria che sia) escluso.

I meccanicismi razziali (innati ed acquisiti) già esistono comunque,per potersi purificare da essi l’unica via è rafforzare il pensiero sino a che sia tanto potente e radicato in sé da non venire travolto,guidato,manovrato da essi; a tal punto l’Io inizia a liberarsi ed a giudicare conformemente a verità,a giustizia,a serenità d’animo,a purezza,seppure applicherà i prodotti di tale elevazione secondo le proprie capacità e qualità ed attitudini personali depurate.

Tale la via della Verità.
Rafforzare il pensiero è il compito.
Purezza e serenità la meta.
Verità lo scopo.
Rettificazione dell’umano il risultato.
Manifestarsi del Divino.




Cap. 2 L’AZIONE

Il pensiero è la potenza interiore capace di collegare conoscitivamente l’Io con la realtà essenziale dell’universo, mentre (attualmente) il pensato è il prodotto del vincolamento di tale potenza ai bisogni ed ai desideri dell’impalcatura fisica tramite la quale l’Io può individualizzarsi.

Normalmente si è coscienti e si vive solo nel pensato e del pensato,cioè si trae la coscienza di essere e di esistere solo dal poggiare la potenza di concepire sulla realtà esterna e sul proprio mondo emotivo razionale interiore.

Il punto è che ci si trova a pensare solo ciò che si desidera,solo ciò che la natura bio-psichica desidera,solo ciò che si è predisposti a concepire, ossia che ci si trova ad essere coscienti ed a decidere solo quando il vincolamento,l’oscuramento intuitivo è avvenuto.

Tale la comune coscienza di veglia.

E tale è la condizione dalla quale occorre iniziare per potenziare il pensiero.

Occorre abituarlo a stare dinanzi all’Io come pura potenza conoscitiva non più applicata ad alcuna cosa ,poggiante su nulla,su se medesima,libera.

Allora e soltanto allora la possibilità di una luce di libertà e purezza inizia a balenare gradatamente,e la separazione fra la capacità di intuire ed il substrato di predisposizioni ed innatismi che la distorcevano inizia a verificarsi, in quanto questi ultimi possono vivere solo della vita strappata al pensiero e non di vita propria, privarli del pensiero da distorcere è progressivamente placarli,incenerirli,purificarli sino al punto di trasmutarli in filtri puliti e fedeli di quella vita di verità che prima potevano solo distorcere.

Giungere a tanto -a porsi la potenza conoscitiva (che è il pensiero) nuda dinanzi all’Io- lo si può soltanto risalendo il decorso tramite cui il pensiero si manifesta.

Ossia : concentrazione.
Arida.
Apsichica.
Geometrica.
Concentrazione contessuta di volontà.
Che è volontà del vero.
Amore del vero.
Volontà di amore.

Occorre poggiare inizialmente la capacità di pensare su di un oggetto artificiale fabbricato dall’uomo, il più semplice ed il meno emotivamente interessante possibile (penna,scarpa,spilla,bottone,bicchiere,cavatappi,zappa,etc…) e in solitudine ricostruirlo mentalmente,analizzarne e visualizzarne la forma,le singole componenti,il colore,il materiale,l’uso a cui serve,le connessioni logiche e gli altri oggetti che ad esso si riconnettono,se ne può fare brevemente la storia rintracciando l’evoluzione dell’oggetto.

Tutto ciò in solitudine,concisamente,attentamente,il più minuziosamente possibile,senza divagazioni, concentrando i pensieri solo su tale operazione volitiva di ricostruzione e di unificazione mentale di un oggetto ideato dall’uomo.

Ciò per circa qualche minuto.
Limpida attenta minuziosa operazione di pensiero contessuta di volontà.
Al termine di questa azione preliminare, occorre riprendere l’insieme dei pensieri dipanati attorno all’oggetto (ossia tutto ciò che si è pensato nel corso degli almeno alcuni minuti) e tentare di contemplarli TUTTI INSIEME, in sintesi,in un unico “concentrato di significato.

Compiere o tentare di compiere ciò per almeno qualche altro minuto, regolandosi temporalmente ad intuito.

Così come spontaneamente,senza neppure esserne coscienti,al termine della lettura di un libro,il senso (la sintesi) di tutto ciò che si è letto affiora nella mente in un unico insieme intuitivo,adialettico,che precede nei pensieri le parole con cui eventualmente si potrebbe descrivere ciò che si è letto, così (coscientemente e volitivamente) al termine della ricostruzione mentale dell’oggetto occorre fermarsi contemplativamente al livello di pensiero in cui la SINTESI di tutto ciò che si è pensato è una pura evidenza,un’idea allo stato formante,un senso pieno di significato che PRECEDE LE PAROLE con le quali eventualmente lo si potrebbe esprimere scomponendolo.

In definitiva si viene a consumare,ad incenerire,a trascendere il dialettismo,il dispiegarsi delle parole,la frase fatta, poiché quando si tenta di osservare unitariamente,in sintesi,in un unico “colpo d’occhio” mentale,tutto ciò che si è pensato attorno all’oggetto,NON SI PUO’ PIU’ PENSARE A PAROLE, si salta di livello,si è costretti a raggiungere,si è in grado di “toccare” la zona interiore in cui il pensiero sta per rivestirsi di un contenuto,di un significato discorsivo, è sul punto di farlo ma non è più le parole con cui lo si può tradurre e scomporre,è qualcos’altro,inizia a ritornare nudo : spogliato delle parole con cui si determina, il pensiero inizia a rafforzarsi ed a mostrarsi in quella zona sorgiva in cui ancora non può rivestirsi di errore.

L’apparente semplicità della tecnica concentrativi,l’apparente meccanicità che sembra contraddistinguerla, l’apparente lontananza da ogni contenuto metafisico-simbolico,magico,religioso può trarre in inganno i “miopi dello spirito”,mentre in realtà è l’inizio e la chiave di volta pressoché imprescindibile di ogni rettificazione individuale,di ogni ascesa conoscitiva dell’uomo verso il proprio assoluto.

Tutto il resto è erudizione.

Nulla può essere compreso se la capacità di comprensione è impura in partenza.

La prima ascesi attualmente è la rettificazione della propria capacità conoscitiva.

L’inizio di tutto non può essere un verità imparata (qualunque essa sia e per quanto “giusta” essa possa essere) dalla quale dedurre norme,orientamenti e dogmi, ma soltanto ed unicamente la verifica e la rettificazione della capacità che permette di imparare, ossia la coscienza e l’esperienza dell’atto del conoscere che è tutt’uno con la sua purificazione.

Insistere nella tecnica concentrativi permette di prendere coscienza del livello di luce in cui ancora non si pensa discorsivamente, poiché osservare in sintesi -tutti assieme- l’insieme di pensieri discorsivi dipanati attorno ad un oggetto e cercare di mantenere per alcuni minuti tale osservazione,implica un salto di livello interiore,ci si trova ad avere a che fare con UNA FORZA che tiene unita un’evidenza,che tiene unita l’essenza,l’idea,il concentrato adialettico (privo di parole) di quanto si è pensato.

Tale forza è pura.

Tale forza è ciò che continuamente dà vita a ciò che si pensa,ma che mai si è in grado di sperimentare,perché si è troppo avvinti al significato di ciò che si pensa,al prodotto del pensiero,al concetto pensato e non a ciò che permette di concepirlo.

Insistere nella tecnica concentrativa purifica.
E’ l’inizio.
E’ il progressivo SPERIMENTARE sempre più lucidamente l’elemento formativo dei pensieri,che non è i pensieri pensati ma ciò che permette di produrli.

E’ il progressivo prendere coscienza di sé al livello in cui i pensieri STANNO PER FORMARSI, superando il comune livello di veglia e dell’errore in cui si diventa coscienti di sé e del mondo nel pensato,fra i prodotti dialettici,discorsivi in cui l’elemento formante si è già rinchiuso e degradato,poiché gli innatismi e le predisposizioni caratteriali e la razza dell’anima sono ciò che ha ricoperto il suo cadere -folgorare- fra loro di per sé inerti.

E l’Io inizia a purificarsi nel prendere coscienza di sé senza dover pensare qualcosa ma pensando soltanto,poggiando sul potere formante dei pensieri e non sui pensieri già formati.

E’ l’inizio della libertà dalle opinioni,dalle verità accettate perché desiderate in quella forma,dalle frasi fatte che la propria personale natura preferiva.

Tramite la disciplina “concentrativa” l’Io si conquista un terreno vergine,una zona pura,una luce di serenità di giudizio,ossia una autonomia dai propri vincoli che parallelamente è la possibilità di scorgere sempre più disinteressatamente (secondo i propri compiti e le proprie possibilità) il “nocciolo dei problemi” che si pone, sino a che la soluzione può spontaneamente fiorirgli in animo come naturale conseguenza del seme posto con la progressiva liberazione dell’Io.

Tale la via della Verità.
L’inizio di essa:

E con tale inizio l’anima si rischiara.

Poiché conoscere,concepire secondo verità è elevarsi alla qualità delle cose,alla loro bellezza morale,alla riposta purezza della realtà,mediante un atto interiore che è lucidità conoscitiva e splendore animico contessuti di volontà ossia di amore ( si può volere solo ciò che si ama).

Infine il potere formante dei pensieri si mostrerà quale essenzialmente E’ : scultorea qualità SOLARE in uomo, natura SOLARE che struttura la sovrumanità dell’IO.


HELIOS FK AZIONE SOLARE


BIBLOGRAFIA :

RUDOLF STEINER- LA FILOSOFIA DELLA LIBERTA’ (EDITRICE ANTROPOSOFICA)
MASSIMO SCALIGERO –TRATTATO DEL PENSIERO VIVENTE (TILOPA ROMA)
MASSIMO SCALIGERO- LA TRADIZIONE SOLARE (TESEO ROMA)
MASSIMO SCALIGERO- LA LOGICA CONTRO L’UOMO (TILOPA ROMA)